Sequestrate 70mila confezioni per piatti e posate non a norma

La Redazione Web
Sono state ritirate perché ritenute non sicure, dal momento che mancavano delle necessarie indicazioni sui materiali con cui erano stati prodotti e soprattutto delle certificazioni sulla salubrità
Piatti monouso (foto generica)
Piatti monouso (foto generica)
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Settantamila confezioni per centinaia di migliaia di piatti, posate e altri oggetti monouso destinati al contatto con il cibo sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Brescia perché ritenute non sicure, dato che mancavano delle necessarie indicazioni sui materiali con cui erano stati prodotti e soprattutto delle certificazioni sulla salubrità escludendo il pericolo di passaggio di sostanze nocive al cibo.

L’operazione ha preso il via dal sequestro delle prime 500 confezioni in un supermercato bresciano ed è poi proseguito risalendo tutta la filiera e arrivando a tutta la partita di prodotto e alle aziende, una bresciana e due milanesi, che lo avevano importato e distribuito.

Particolare attenzione dei Nas dei Carabinieri al tema del rischio inquinamento nel settore alimentare: «Quella per fenomeni di migrazione da utensili o imballaggi è una delle fonti di contaminazione degli alimenti. Il rilascio di sostanze nocive da parte di materiali ed oggetti destinati ad entrare in contatto con gli alimenti (cosiddetti MOCA, di cui fanno parte, ad esempio, materie plastiche, ceramiche, vetro, carta e cartone) è condizionato da una serie di fattori e può essere prevenuto, in modo sicuro, attraverso il corretto utilizzo del prodotto, vale a dire attenendosi alle indicazioni d’uso che, insieme alle notizie in ordine alla rintracciabilità dei materiali, debbono essere obbligatoriamente riportate in etichetta», scrivono i carabinieri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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