CronacaGarda

Il Consiglio di Stato: «I Comuni non possono vietare gli affitti brevi»

La Redazione Web
La vicenda trae origine dal ricorso della proprietaria di un immobile a Sirmione che si era vista inibire l’esercizio dell’attività di locazione turistica
Una veduta di Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«L’attività di locazione di immobili, anche a finalità turistica, che sia esercitata in forma non imprenditoriale, non è soggetto a poteri prescrittivi e inibitori della pubblica amministrazione». Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con la sentenza 2928/2025, che boccia una sentenza del Tar della Lombardia, sezione distaccata di Brescia, che aveva «erroneamente riconosciuto al Comune di vietare al stipula di contratti di locazione a finalità turistica».

La vicenda trae origine dal ricorso della proprietaria di un immobile a Sirmione, sul lago di Garda, che si era vista inibire l’esercizio dell’attività di locazione turistica. E rappresenta un duro colpo per le amministrazioni che in più parti d’Italia, Sirmione compresa, stanno provando a regolare il fenomeno degli affetti brevi. Diversi passaggi della sentenza, sottolineano infatti che le locazioni turistiche non sono equiparabili alle strutture ricettive. Di conseguenza, l’amministrazione non può «vietare l’esercizio della libertà contrattuale della ricorrente – scrive la quinta sezione del Consiglio di Stato – in particolare quella di concludere contratti di locazione con finalità turistica, aventi ad oggetto i suoi immobili».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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