Il «senso del dovere» di Simone e Fedro: la prima puntata di WorkSpeech

Cos’è il dovere nel lavoro e nella vita? Come è cambiato negli anni? Spiegare che cosa sia il «senso del dovere» non è sicuramente facile, nemmeno per gli adulti. Immaginiamo se a doverlo fare sono dei ragazzi di 20 anni. Eppure Simone Moreni e Fedro Soardi sono riusciti a rendere a pieno il significato di questo concetto, riferendosi in particolare alle loro primissime esperienze lavorative. In che modo lo hanno raccontato?
Registrando la prima puntata di WorkSpeech, il podcast nato dalla collaborazione tra il Giornale di Brescia e la società di consulenza Becom e che vuole dare un canale alle nuove generazioni per esprimersi sul tema lavoro. Ma fermandoci ai giovani, sono sei quelli che, in compagnia del ceo di Becom Alfredo Rabaiotti, hanno registrato tre puntate del podcast all’interno della redazione del Giornale di Brescia.
Piattaforme
La prima puntata, ascoltabile da questa mattina su Spreaker, Spotify e le principali piattaforme audio, oltre che sull’app del GdB , ha visto come protagonisti Simone e Fedro. Come dicevamo, i ragazzi hanno spiegato il significato del «senso del dovere», riferendosi alle loro storie ed esperienze lavorative.
Simone
Simone, giovanissimo muratore di 18 anni, racconta di aver cominciato la sua carriera con uno stage e di aver raggiunto in poco tempo la stima e il rispetto dei suoi collaboratori e del suo capo, che gli ha proposto di restare in azienda come apprendista. «Per me il senso del dovere se non viene imposto è qualcosa di molto positivo – spiega Simone -. La mia esperienza è stata fondamentale per farmi un pensiero critico sull’argomento. Dovere significa anche stare bene con sé stessi. Per questo il titolare dovrebbe dare la possibilità ai suoi dipendenti di esprimersi. Sono fortunato, perché posso dire di potermi esprimere in modo totale nell’azienda dove sono».
Una necessità, quella di realizzarsi come persona, che Simone ha sempre avuto, sia a scuola sia in impresa. «Mi viene spesso chiesto che cosa ne penso al lavoro. Questo è importante – continua -. E se anche non dovesse essermi chiesto io lo direi lo stesso. Mi piace esprimere il mio parere, nonostante io sia l’ultimo arrivato».
Fedro
Fedro, invece, ha 21 anni e ha già avuto esperienze di volontariato all’estero. Il senso del dovere per lui è qualcosa di innato, ma lo si può anche sviluppare nel corso della vita. Suo padre e gli autori dei suoi libri preferiti lo hanno decisamente aiutato a sviluppare questo senso del sacrificio e del dovere.
«Sono d’accordo con Simone – racconta Fedro -. È fondamentale far valere la propria parola all’interno del luogo di lavoro. Il dovere bisogna vederlo non come una gabbia o un’imposizione, ma come una bussola che ci indirizzi su quello che è la nostra realizzazione professionale e soprattutto personale».
Prossime puntate
Nella seconda puntata, disponibile dal 14 marzo, si parlerà invece del rapporto tra denaro e lavoro. Infine, il 21 marzo verrà pubblicata la terza puntata sul tema impresa e collettività. «Diventare podcaster per un giorno è stato bellissimo – concludono i ragazzi –. L’esperienza ha superato le aspettative».
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