Scontri in Brescia-Cosenza, 94 tifosi in tribunale ad aprile
Si celebrerà circa due anni dopo quella sera di fuoco al Rigamonti l’udienza preliminare a carico di un centinaio di tifosi del Brescia che l’1 giugno del 2023 invasero il terreno di gioco e diedero vita a tafferugli in occasione della finale play out di serie B contro il Cosenza.
Alla sbarra
Su richiesta del pubblico ministero Carlotta Bernardini, titolare del fascicolo aperto per resistenza aggravata, lesioni, danneggiamento e violazione della legge 401 del 1989 che tutela la correttezza nello svolgimento delle manifestazioni sportive, il giudice dell’udienza preliminare Federica Brugnara ha fissato udienza nella prossima primavera: appuntamento in programma il 16 aprile. Alla sbarra dovranno comparire in tutto 94 tifosi, per lo più delle rondinelle.
I fatti
Tutto accadde al 97esimo della gara che decideva la permanenza in serie B nel campionato 2023/2024. Passato in vantaggio con Bisoli al 74esimo di quella sfida, il Brescia si vide raggiunto da Meroni al quinto minuto di recupero. Il pari ottenuto in extremis dai calabresi avrebbe sancito la retrocessione delle rondinelle, ma soprattutto ha scatenato la reazione di parte della tifoseria che, con i biancoblù nell’area avversaria, decise l’invasione di campo inducendo il direttore di gara a sospendere la partita e la giustizia sportiva a dare lo 0-3 a tavolino oltre a squalificare il campo per due turni.
In pochi minuti, dopo il triplice fischio del direttore di gara, gli scontri dal terreno di gioco si trasferirono fuori dallo stadio, in particolare sotto la curva sud dov’erano sistemati i tifosi ospiti, e dove vennero assaliti i mezzi delle forze dell’ordine e di alcuni giocatori.
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