Scommesse illegali, il figlio di Pirlo nelle carte dell’inchiesta

Comparirebbe anche il nome di Nicolò Pirlo nelle carte dell’inchiesta sul sistema di scommesse illegali che ha portato la Procura di Milano a indagare dodici calciatori (tra i quali non figura il figlio d’arte) e a chiedere cinque arresti domiciliari per i presunti organizzatori. Lo riferisce la Repubblica, secondo cui il padre Andrea, ex calciatore del Brescia, avrebbe bloccato i conti del figlio, che avrebbe maturato dei debiti giocando sui siti frequentati anche da Fagioli, Tonali e altri volti noti del pallone.
Le chat
Dalle carte emergerebbe che, in una chat tra Pietro Marinoni (il presunto contabile) e Nicolò Fagioli, verrebbero «fatti evidenti riferimenti anche a Nicolò Pirlo». Dai messaggi del 7 giugno 2022 tra i due sembrerebbe che anche Nicolò Pirlo effettuasse le scommesse tramite le piattaforme gestite da Tommaso de Giacomo.
«È uno di noi» direbbe a un certo punto Fagioli, che poi aggiungerebbe: «È andato a recupero e suo papà l’ha beccato e gli ha bloccato i conti fino a che non ha compiuto i 18 anni. Ma fare a 17 anni 30 k (30mila, ndr) di credito è roba». Di recente Nicolò Pirlo era entrato in una squadra di procuratori di calcio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.