Sciopero nazionale: un venerdì nero dai trasporti al ritiro dei rifiuti
Uno sciopero che si trasforma in un enorme terreno di scontro politico, in un botta e risposta esploso prima a colpi di comunicati e di decreti e spostatosi poi sui binari della magistratura. Il punto e virgola sulla maxi-mobilitazione di oggi indetta da Cgil, Uil e Cobas l’ha messo la terza sezione del Tar, che ieri ha respinto il ricorso d’urgenza contro la precettazione firmata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il mondo dei trasporti (escluso quello ferroviario) si ferma così per sole quattro ore, che a Brescia diventano due e mezzo se si considerano le tutele del servizio legate alle fasce di garanzia.
I tempi
Brescia Trasporti fa infatti sapere che il servizio urbano «potrà subire possibili disagi o riduzioni dalle 9 alle 11.30». E i disagi – seppur concentrati in uno spazio temporale minore – dovrebbero essere importanti sul trasporto su gomma. La protesta contro la manovra del governo si insinua infatti in un clima già rovente di proteste e scioperi che stanno animando la provincia negli ultimi mesi.
Ed è proprio il mondo del trasporto pubblico locale l’epicentro dei malumori: se nella municipalizzata Brescia Trasporti i confronti tra organizzazioni sindacali e vertici hanno portato alla sottoscrizione di un accordo soddisfacente per le parti, nel gruppo Arriva (che si occupa del servizio in provincia) la trattativa si è arenata su pochi euro giornalieri da corrispondere agli autisti.
Ma lo sciopero generale di oggi è prettamente politico e coinvolge tutti i settori, pubblici e privati. Fabbriche, scuola, sanità, poste, statali, giustizia e negozi: pressoché tutti i servizi sono chiamati ad aderire alla protesta per chiedere di «cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali».
Voli
Una mobilitazione che si articolerà in 43 piazze su tutto il territorio nazionale, «indetta per contrastare le scelte ingiuste e sbagliate del governo». E i disagi non mancheranno. Potrebbe avere problemi anche chi oggi si muoverà in volo. Gli aerei, infatti, si fermano dalle 10 alle 14: Ita ha già cancellato 68 voli, di cui 18 internazionali e 50 domestici. E i viaggiatori di Orio al Serio potrebbero rimanere bloccati nello scalo.
Sono invece a rischio per l’intera giornata i taxi, i servizi di raccolta rifiuti e pulizia, le lezioni per le scuole di ogni ordine e grado e nelle Università e gli uffici pubblici, mentre incroceranno le braccia per 4 ore anche i vigili del fuoco (dalle 10 alle 14).
Poste
E attenzione agli uffici postali: oggi le code a causa dell’assenza di personale potrebbero essere difficilmente gestibili. Così come potrebbero mancare molte pedine dell’organico al Palagiustizia di Brescia. Un’iniziativa – quella dello sciopero di oggi – che ha riscaldato gli animi già nelle scorse ore e che sin da subito ha voluto porsi come un forte atto politico.
Ecco perché l’adesione di oggi ha un valore più importante del solito, che va al di là della mera percentuale dei lavoratori. Al momento, però, l’unica certezza è che solo i servizi minimi essenziali non rischiano di finire intaccati da eventuali stop.
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