Scioglimento del ghiacciaio: le piste da sci in Presena si sposteranno

Giuliana Mossoni
Allo studio un progetto da 120 milioni di euro, per l’apertura della Spa si ipotizza la fine del 2026
Presena e clima, si spostano le piste
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Non c’è solo l’ampliamento del demanio sciabile verso Cima Sorti, il faraonico progetto da sessanta milioni che prevede la creazione di due cabinovie e due rifugi nell’area del Monte Tonale occidentale, non c’è solo il rifacimento della pista Corno d’Aola, per renderla adatta alle competizioni internazionali, non c’è solo il centro termale, il polo iconico della Val Sozzine o l’interramento della statale a Ponte e al Tonale.

L’assemblea

Per il demanio sciistico dell’alta Valcamonica da qualche tempo si parla di ampliare, variandoli, piste e impianti sul Presena verso l’area del Cantiere, per ovviare ai problemi di scioglimento del ghiacciaio, che ogni anno rendono sempre più difficoltose le operazioni di preparazione delle piste, vista la formazione di un buco profondo. Un progetto della società trentina Carosello da 120 milioni, che dovrebbe consentire di tornare, com’era un tempo, ad aprire la stagione con più di anticipo, garantendo sciabilità a oltre temila metri di quota più a lungo (perlomeno finché non ci sarà un nuovo colpo di coda dei cambiamenti climatici).

Se n’è parlato nei giorni scorsi nell’ambito dell’assemblea della Sit, la Società impianti turistici di Ponte di Legno del presidente Mario Bezzi. Un milione circa l’utile registrato, in calo rispetto allo scorso anno, quando erano stati quasi cinque, ma solo perché «drogati» dai ristori post Covid, ricavi in crescita del 20 per cento, così come sono in salita tutti gli altri indicatori economici, e poi 28 i milioni incassati dal consorzio Ponte-Tonale nella stagione che si è appena conclusa. Una situazione florida, che permette di continuare a investire e scommettere sul comprensorio camuno.

Spa e terme

Da tempo, a Ponte, nessuno ipotizza più alcuna data per l’apertura della Spa progettata dall’archistar Casamonti, visti i ritardi dettati dalla pandemia prima e dalla fiammata dei costi delle materie prime poi. Ma nel corso dell’incontro è stata ventilata una possibile inaugurazione per la fine del 2026. Un maxi pacchetto di progetti che dovrebbe consentire a Ponte-Tonale di scalare la classifica delle località invernali più appetibili: ora si parla di una dodicesima posizione, ma si vorrebbe almeno dimezzarla, se non di più. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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