Schianto mortale in A4, a Collebeato l’addio a Nicola Faroni
Le meste note di una marcia funebre suonata dal gruppo di fiati e percussioni «Gli amici della musica» di Collebeato hanno accompagnato l'ingresso del feretro di Nicola Faroni, 20 anni, nella parrocchiale per il suo commiato e l'ultimo saluto. Il ventenne è morto in un incidente stradale tra mercoledì e giovedì notte lungo la A4.
L’auto su cui viaggiava insieme al cugino, di ritorno da uno spettacolo di magia, è stata prima tamponata da un furgone quindi travolta da un’altra vettura in transito.
Lutto cittadino
Oggi a Collebeato era stato proclamato il lutto cittadino. Nicola era molto conosciuto in paese e anche il cielo sembrava partecipare alla commozione che albergava nelle numerose persone che in lacrime hanno partecipato al rito funebre. Per tutta la durata della cerimonia una pioggia battente è scesa sui molti che non sono riusciti ad entrate in chiesa.
Il feretro di Nicola è stato portato a spalle dagli amici di sempre che poi si sono stretti nel dolore ai genitori, alla sorella e alla fidanzata di Nicola.

Le parole del parroco
«Nicola ha fatto una scelta d’amore per la sua vita. Ha scelto di vivere l’esempio di amore di sua madre Barbara, del padre Paolo e della sorella Camilla, che lui custodiva. Lui ha deciso di credere e di testimoniare a sua volta con gli amici e i cugini amatissimi questo percorso di fede e di amore» ha detto il parroco.
«Il credere di Nicola ha generato un’enormita di bene, a tutti, alla fidanzata Lucia, e lo abbiamo visto alla camera ardente in oratorio. E anche io voglio credere con la sua forza per tutto il bene che ha generato. Certo ora è difficile comprendere le ragioni di questa morte tremenda. Ha vissuto enormi sofferenze con i suoi nella sua famiglia, ma tutte queste difficoltà non sono servite a disilluderlo e a piegarlo. Lui ha creduto. La sua testimonianza deve essere il nostro esempio quotidiano per crescere come uomini. Vi chiediamo quindi, pur nel dolore, di andare a casa con una sola parola nel cuore: grazie. Grazie per Nicola, grazie per quello che ci ha saputo dare e custodire».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.