Scabbia alla scuola Zammarchi: profilassi preventiva per bimbi e insegnanti
Sessanta giorni sotto osservazione per la scuola dell’infanzia Zammarchi di viale Piave dove, nei giorni scorsi, è stato registrato un caso di scabbia.
Ats ha quindi disposto una serie di misure per i bimbi e gli insegnati delle quattro sezioni e il Comune di Brescia ha provveduto ad informare le famiglie con una lettera.
La malattia della cute, lo ricordiamo, è causata da un acaro (provoca papule e prurito ed è trasmissibile per contatto diretto, con la persona o l’animale, o con tessuti o materassi); la scuola, quindi, è stata pulita e sono stati sanificati gli ambienti dove i bambini riposano e, soprattutto, i tessuti, le coperte, i cuscini e i tappeti.
Profilassi preventiva
«Ats ha valutato di attivare la profilassi preventiva - spiega l’assessora all’istruzione della Loggia Anna Frattini - perché il caso è risultato particolarmente grave e perché in questa scuola i bimbi non lavorano divisi per sezioni, ma per centri d’interesse quindi, tutti i bimbi e gli insegnanti entrano in contatto».
Nella lettera «si specifica che la patologia può colpire qualsiasi persona, indipendentemente dall’età, dal sesso e dall’igiene personale» e la Loggia ha allegato anche un documento nel quale viene spiegato alle famiglie come intervenire e a quali sintomi prestare attenzione nelle prossime settimane.
Il caso è stato riscontrato al rientro dalle vacanze di Natale e quindi il bimbo ha frequentato la scuola soli due giorni.
Non è la prima volta che viene registrato un caso di scabbia («Succede una o due volte all’anno. Quest’anno era già accaduto al Pollicino» dice Frattini), in questo caso, proprio per l’organizzazione del lavoro e il caso specifico, è stato ritenuto opportuno attivare una procedura più rigida.
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