Sassabanek, per tutelare il Comune una società gestirà il campeggio

Veronica Massussi
La decisione dopo i rilievi della Corte dei conti che contestava all’ente la quota di maggioranza
Il lido Sassabanek dall'alto
Il lido Sassabanek dall'alto
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Da una società (a capitale misto pubblico e privato), la Sassabanek spa, che si occupa di turismo in senso lato, ne nasceranno due: la new company si occuperà in modo specifico del ramo più commerciale, ovvero quello del campeggio. È questa la decisione presa dall’Amministrazione comunale di Iseo durante il Consiglio comunale dedicato al tema, all’ordine del giorno: «Indirizzi alla società partecipata Sviluppo turistico lago d’Iseo spa in merito all’operazione straordinaria di scissione mediante scorporo - Misura di razionalizzazione della società».

La vicenda

Tutto nasce dalla richiesta della Corte dei conti al Comune di Iseo, pervenuta lo scorso autunno, di razionalizzare la partecipazione in Sassabanek: un ente pubblico non può detenere società non strettamente necessarie e senza finalità sociali. L’organo di controllo dello Stato ha aperto un’istruttoria sulla società di Sassabanek, in quanto il Comune di Iseo è appunto socio di maggioranza, avendo anche acquisito le quote di A2A a fronte di un esborso di oltre 250mila euro.

Il 2025 è partito in salita per Sassabanek, una realtà tanto cara agli iseani che la vorrebbero utilizzare in più periodi dell’anno e non solo nei mesi estivi, l’apertura del lido è fissata da maggio a settembre.

Nei mesi scorsi la situazione è stata valutata da Guido Foresti, amministratore unico della società, e dai rappresentanti dell’Amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Venchiarutti; l’esito delle riflessioni è la proposta approvata nel consiglio comunale di venerdì.

Yoga al Sassabanek
Yoga al Sassabanek

Opposizione

«Una parte del patrimonio, il ramo d’azienda del campeggio, andrà ad una nuova società – ha spiegato l’assessore al Bilancio Raffaella Delle Donne – in questo modo, con una scissione mediante scorporo, verrà attuata la razionalizzazione della società che ci è stata richiesta. Ad oggi non c’è un piano industriale né un vero e proprio progetto, ma un indirizzo che sarà portato all’assemblea dei soci di Sassabanek; la questione tornerà poi nuovamente in Consiglio comunale per il via libera definitivo».

Contrari si sono dichiarati i due gruppi di minoranza, «Siamo Iseo» (che in febbraio aveva scritto una lettera aperta alla cittadinanza con le motivazioni sulla richiesta fatta al Comune di non vendere la società) e «Iseo è ora». Il primo ha presentato un’interpellanza, a cui non è stato però risposto; la consigliera Flavia Gatti ha avanzato possibili scenari che non contemplano la vendita ma la ripresa del progetto termale o l’affitto a società di padel. Per fare fronte ai rinnovamenti che dovranno interessare la struttura per sistemare piscine servono dai 300 ai 500mila euro; per ottemperare alla richiesta della Corte dei conti, secondo la maggioranza, la scissione mediante scorporo è l’unica soluzione. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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