Sassabanek, la Corte dei Conti ha aperto un’istruttoria di controllo

Veronica Massussi
La deliberazione in Consiglio comunale a Iseo: «Perché sono state acquistate le quote di A2A?»
Una veduta di Sassabanek a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Sassabanek a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
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La Corte dei Conti ha «sorpreso», a ottobre, il Comune di Iseo con un’istruttoria di controllo. La stessa ha chiesto un’audizione sui rendiconti 2019-2022 e sul bilancio di previsione del 2023 per mancati accantonamenti a fondo perduto nelle società partecipate, nello specifico nella Sassabanek spa.

Il sindaco Riccardo Venchiarutti ha riportato la deliberazione al Consiglio comunale perché così richiesto dallo stesso.

«Il quesito della Corte dei Conti si basa sulle scelte effettuate nella passata Amministrazione e soprattutto in merito allo Sviluppo Turistico Lago d’Iseo Sassabanek che ha una situazione economica in perdita. Come mai, chiede la Corte, è stato effettuato da parte del Comune l’acquisto delle quote di A2A per 250mila euro, diventando così il socio di maggioranza di riferimento, con il 53% delle quote, quando già prima era in maggioranza - riferisce Venchiarutti -. Perché è stato commissionato un project financing per 25mila euro, quando poi non è stato finalizzato più a nulla e la gestione è rimasta in house?».

La Corte dei Conti sottolinea che il Comune non ha contratti di servizio pubblico con la società, «ma una partecipazione può essere mantenuta solo se è indispensabile ai fini pubblici altrimenti si verifica un danno erariale. La deliberazione si conclude sulla valutazione del Comune alla partecipazione alla Sassabanek».

In Consiglio comunale era presente anche l’amministratore unico di Sassabanek, Guido Foresti, che ha richiesto un mandato al Comune, suo socio di maggioranza, per affrontare la prossima stagione. «Per sistemare piscine e bagni ci vogliono dai 300 ai 500mila euro, senza queste opere di manutenzione non so come si potrà affrontare la stagione» ha confermato lo stesso. «Il Comune è tenuto a prendere in considerazione la richiesta e se ne riparlerà in un prossimo Consiglio comunale» ha confermato il sindaco.

Una seconda deliberazione della Corte dei Conti si concentra sui rendiconti finanziari degli anni del Covid e sui residui attivi, cioè fondi non incassati dal Comune incrementati dal 2020 al 2023 da cinque a tredici milioni. A questo si aggiungono tre milioni di prestiti contratti alla fine di dicembre del 2023. «L’organo sollecita l’ente a rendere più efficaci i metodi di riscossione ed a cancellare i crediti vecchi» conclude il sindaco.

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