CronacaBassa

Sapori di una volta, la Sagra del pursèl di Fiesse fa il pienone

Bruno Manenti
Tre giorni da tutto esaurito ed esibizioni che hanno incantato: «Siamo stati costretti a chiudere le prenotazioni quindici giorni prima»
La Sagra del pursèl è la prima della provincia nel suo genere - © www.giornaledibrescia.it
La Sagra del pursèl è la prima della provincia nel suo genere - © www.giornaledibrescia.it
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Anche la 33esima edizione della «Sagra del pursèl» di Fiesse ha fatto centro. Ha dato lustro e rispolverato, per tre giornate, la tradizione contadina che nel frangente ha riportato in auge uno degli scorci caratteristici della cultura rurale legata appunto alla concia del maiale e nel contempo ha dato modo di gustare le specialità di una volta. E di gole se ne sono accontentate parecchie.

Il bilancio

Già la serata di venerdì ha trovato a tavola, nella palestra, oltre duecento persone che nel pasto di sabato sera si sono più che raddoppiate per poi fare a mezzogiorno di domenica il tutto esaurito. «Anzi – precisa Pierina Manfredi, presidente della proloco capofila degli organizzatori – già quindici giorni prima dell’evento siamo stati costretti a chiudere le prenotazioni. Questo da un lato ci ha dato appagamento, dall’altro il dispiacere di non aver potuto accontentare tutti. Comunque il nostro impegno e il tribolare per l’allestimento, dato anche dai vincoli imposti dalla burocrazia, sono stati ripagati dall’affluenza di tanta gente venuta anche da lontano e dal gradimento dimostrato sia per la cucina sia per le esposizioni e dimostrazioni che han fatto attrazione».

I norcini

In cima alla lista l’angolo dei norcini. Questi han dato saggio della lavorazione delle carni trasformandole in saporiti insaccati: hanno esibito maestria e abilità nell’imbastire uno spettacolo sulla lavorazione dei tranci. Poi hanno catturato curiosità i mastri dei ciccioli di Pompiano, ben destri a trasformare i pezzetti di grasso in saporite «Grèpolé», messe poi a disposizione per gli assaggi. E per non farsi mancare nulla ecco anche le caldarroste, i casoncelli di Barbariga e la birra artigianale. Insomma di tutto un po’.

Grande successo

A corollario hanno fatto richiamo anche gli stand e le bancarelle dell’agroalimentare che fin dall’apertura della manifestazione hanno proposto prodotti classici e vini di qualità ai visitatori e commensali. Per la Sagra del Pursèl, la prima del genere allestita nella nostra provincia, si è trattato di un altro successo: una ulteriore dimostrazione di quanto siano graditi i sapori di una volta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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