CronacaBassa

San Pancrazio, il suono delle campane accoglie la «nuova» Pieve

Giulia Bonardi
Montichiari saluta in festa la fine delle opere di restauro del campanile
Folla per San Pancrazio
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La Pieve di San Pancrazio, dopo un poderoso restauro conservativo è stata riconsegnata alla comunità, proprio per la ricorrenza del santo patrono. L’inaugurazione è stata venerdì. Con l’accompagnamento della Corale San Pancrazio sono stati illustrati i lavori svolti a partire dal giugno del 2023 e fino ad oggi. La cerimonia è stata anticipata dalle campane, che sono tornate a farsi sentire proprio grazie all’intervento.

L’intervento

Il progetto, attuato grazie anche ai cospicui contributi di Regione Lombardia (150mila euro), Fondazione Cariplo (140mila euro) e del Comune tramite l’Amministrazione comunale (80mila euro), è stato illustrato dall’architetto Davide Baretto. «Si è trattato di un complesso progetto di risanamento conservativo, condotto dialogando sempre con la Soprintendenza. Tale intervento - ha spiegato l’architetto - ha permesso di risolvere due delle criticità più importanti della Pieve: l’ammaloramento della copertura e quello dell’intero apparato ligneo del campanile».

Sono state completamente rifatti lo scheletro ligneo del campanile e le sue scale, che erano completamente logorati tanto da divenire inaccessibili. La copertura, logora, usurata, ricoperta di vegetazione, nonché peggiorata dagli atti vandalici firmati da un gruppo di giovani che si divertiva a “passeggiare” sul tetto correndo il rischio di precipitare, è stata letteralmente «smontata» e ricostruita, cercando di utilizzare anche una parte dei coppi originali, almeno quelli conservabili; contestualmente, è stata sottoposta al rifacimento dell’impermeabilizzazione e alla posa di una linea vita per garantire che la manutenzione futura sia meno complessa.

«Siamo poi passati alle opere accessorie, ma importanti: la sistemazione dell’impianto campanario, anche nelle sue componenti elettriche, il restauro delle porte della Pieve, usurate, nonché segnate da altri atti vandalici, e la pulizia delle facciate, che è ancora in corso, e che riporterà la pietra al suo originario splendore», ha detto l’architetto. In tutto i lavori ammontano a circa 349mila euro. Presenti alla cerimonia inaugurale anche gli esponenti degli enti da cui sono giunti i contributi: il consigliere regionale Claudia Carzeri, la vicepresidente di Fondazione Cariplo Valeria Negrini e il sindaco Marco Togni.

Fondamentale per l’obiettivo è stata la determinazione dell’abate Cesare Cancarini, che si è mobilitato alla ricerca di opportunità: «Siamo solo all’inizio: gli affreschi avrebbero un grande bisogno di essere restaurati», ha commentato l’abate, annunciando progetti futuri per promuovere la conoscenza della Pieve. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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