San Filippo Spa, in arrivo le nuove tariffe e l’agenda delle riqualificazioni
È diventato un caso che continua ad aggiungere j’accuse a fronti aperti: prima la mancanza delle certificazioni antincendio e di agibilità, poi la cattiva condizione delle strutture, passando dall’affaire incarichi e affidamenti diretti anche per i servizi (dalle pulizie al portierato) e finendo con i dossier contenziosi. La San Filippo, società che gestisce gli impianti sportivi comunali, è insomma da tempo sotto lo scanner dell’opposizione in Loggia che, proprio durante il Consiglio comunale di venerdì, ha sottoposto di nuovo il tema all’attenzione dell’Aula.
Sotto accusa, l’incarico da 81mila euro affidato «senza contraddittorio né verifica di altre credenziali»: un confronto che è stato consumato a porte chiuse, ma durante il quale l’ex candidato sindaco Fabio Rolfi ha anche parlato di «ripercussioni verso chi osa lamentarsi o denunciare il degrado delle strutture». E a rispondere, stavolta, è il neopresidente della società Nicola Fiorin: «L’opposizione - sottolinea - si limita a continuare a parlare del costo di questa consulenza, ma quel che mi colpisce è che nessuno chieda mai in cosa consista l’incarico assegnato e cosa la società stia facendo in questi mesi. Il frutto del nostro lavoro, comunque, si vedrà a stretto giro» conferma il presidente. Che tiene a rimarcare: «Nessuno, da quando sono in carica, ha mai minacciato persone o referenti di società, anzi. Se così fosse, invito a farmelo sapere, perché mi attiverò personalmente e interverrò».
Mesi cruciali
Presto, invece, per rispondere nel dettaglio ed entrare nel merito delle singole questioni emerse nel corso di questi mesi. Qualcosa però, seppur dietro le quinte, si muove. Ci sono alcune date e snodi chiave alle porte. Primo: la selezione del nuovo direttore generale prosegue. Al momento, la Commissione incaricata ha scremato i profili delle sedici candidature a sei e dalla metà di marzo inizieranno i colloqui. Nel frattempo, però, l’ex dg David Bertoli ha impugnato il licenziamento aprendo quindi un contenzioso legale, sul quale si prospetta un braccio di ferro: l’orientamento del Consiglio di amministrazione della San Filippo è infatti di resistere.
Ma la questione contenzioso non è l’unica al centro del Cda previsto per i primi giorni di marzo: si parla di modifiche importanti in arrivo. A partire da quella più scottante: il nuovo piano tariffario che si prospetta già al rialzo e che dovrà essere sottoposto alla Loggia per poi superare la prova del Consiglio comunale. Qui si innesterà una scelta politica non da poco: deliberare l’aumento dei prezzi così com’è preventivato dalla società per rendere di fatto autonome (a livello di mantenimento e gestione) le singole strutture, oppure colmare (del tutto o in parte) con i soldi pubblici (presi quindi dal bilancio del Comune) la differenza tra tariffe attuali e future. Contestualmente, sulla scia di un’analisi dei costi dettagliata polo sportivo per polo sportivo, il Cda presenterà anche una sorta di piano delle opere di ristrutturazione. Il «caso San Filippo», insomma, non è chiuso.
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