San Faustino, alla messa il Vangelo letto anche in ucraino

La messa ha avuto un’apertura al mondo, se così possiamo dire: le letture sono state proclamate anche in inglese. Il vescovo Tremolada: «Edificare la civiltà dell’amore attraverso la forza disarmante della bontà»
  • San Faustino 2025, la messa pontificale
    San Faustino 2025, la messa pontificale - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Edificare la civiltà dell’amore attraverso la «forza disarmante della bontà» per porre le basi per un futuro sereno e dare così speranza al mondo. Il vescovo Pierantonio Tremolada, durante l’omelia per i santi patroni, unendo il sogno di san Paolo VI e il tema dell’anno giubilare (appunto pellegrini di speranza), ha fatto l’elogio della bontà, oggi non propriamente di moda perché «ha subito dagli uomini una sorta di mortificazione. La si è diminuita, deviata, degradata nel suo significato. In diversi casi ha assunto un senso retorico o addirittura patetico: parliamo spesso di buone azioni, di buona famiglia, di buoni sentimenti ma lo facciamo con un certo imbarazzo. Quando diciamo di qualcuno che è un buon cristiano non siamo sicuri che questo significhi che è un santo».

La bontà

San Faustino, l'omelia del vescovo Tremolada

Serve un’inversione di tendenza, perché «la bontà è uno slancio del cuore che impegna seriamente sul piano dell’azione: è coraggiosa, tenace, creativa, conosce l’empatia e l’affetto e non si ferma di fronte al sacrificio». E ancora, ha sottolineato il pastore della Chiesa bresciana: «Quando pensiamo al vivere sociale, noi apprezziamo moltissimo i gesti d’amore, le parole buone, gli sguardi affettuosi rivolti ai più deboli: ai bambini, agli anziani, ai poveri, ma anche a coloro che hanno sbagliato e che vorrebbero riscattarsi».

La celebrazione nella chiesa dedicata ai santi patroni Faustino e Giovita (e che conserva le loro reliquie, esposte come da tradizione) è stata particolarmente solenne anche grazie all’eccellente accompagnamento musicale del coro dell’Unità pastorale del centro storico. La messa ha avuto un’apertura al mondo, se così possiamo dire: le letture sono state proclamate anche in inglese; il Vangelo è stato letto dal sacerdote ucraino (cattolico di rito orientale) don Yaroslav Morykot anche nella sua lingua.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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