San Faustino, la tradizione rivive con la supplica ai patroni e la cerimonia del «capèl»

La Redazione Web
Domenica 11 febbraio alle 10 si terrà la messa in cui la sindaca Castelletti chiederà per Brescia la protezione dei santi patroni. Alle 16.30 la processione verso la Loggia del parroco per consegnare il galero rosso
La Cerimonia del galero rosso o del capèl» (foto d'archivio)
La Cerimonia del galero rosso o del capèl» (foto d'archivio)
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Brescia comincia a entrare nell’atmosfera solenne, fatta di tradizioni che si rinnovano, a pochi giorni dalla festa di San Faustino.

Domenica 11 febbraio alle 10 nella basilica dei Santi Faustino e Giovita si svolgerà la santa messa e supplica «Ab Omni Malo». Nell’occasione la sindaca Laura Castelletti rivolgerà, a nome della città, la tradizionale supplica rivolta ai santi patroni di Brescia.

Secondo la tradizione, fin dal medioevo, all’inizio di ogni anno i rettori del Comune di Brescia si recavano nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita e, davanti alle spoglie dei due martiri, rivolgevano loro con una supplica solenne la richiesta di protezione per l’intera città, offrendo l’olio necessario per mantenere acceso tutto l’anno un lume davanti all’arca che ne conservava le reliquie. Da qualche anno, per iniziativa della Confraternita dei Santi Faustino e Giovita, la tradizione rivive. Durante la messa di domenica la sindaca, con una rappresentanza di assessori e consiglieri comunali, rivolta al celebrante, leggerà il contenuto di una pergamena con la quale rivolge ai santi patroni la richiesta di rinnovare la loro protezione alla città.

La pergamena con la supplica del sindaco di Brescia ai santi patroni
La pergamena con la supplica del sindaco di Brescia ai santi patroni

Alle 16.30, dalla basilica dei Santi Faustino e Giovita a palazzo Loggia, avrà poi luogo la «Cerimonia del galero rosso o del capèl». Si tratta di un’altra tradizione che prevede che l’abate del monastero di San Faustino si rechi in Comune per consegnare ai «rettori» (il sindaco) un berretto, simbolo di protezione e segno di accoglimento della supplica che era stata loro rivolta a nome di tutti i bresciani.

La consegna in Loggia del galero rosso da parte del parroco di San Faustino
La consegna in Loggia del galero rosso da parte del parroco di San Faustino

Il parroco di san Faustino raggiungerà palazzo Loggia per consegnare nelle mani della sindaca Laura Castelletti il galero rosso. Il gesto, carico di simboli, richiama l’istituto giuridico del «launehil», previsto dalle leggi longobarde, con cui si sanciva un patto: in questo caso la fedeltà reciproca fra la città e i due giovani martiri bresciani.

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