San Faustino, è già caccia all’oggetto più bizzarro tra le bancarelle: il sondaggio
Nel giorno della festa dei santi patroni Faustino e Giovita l’operosa Brescia non si ferma, anzi, si anima ancora di più. Il centro città, con la sua fiera che conta più di 600 bancarelle, brulica di persone fin dal primo mattino. Gli avventori (ne sono attesi 300mila) sono curiosi, bresciani e non, che si mettono in fila per le attrazioni della Fiera più sentita della provincia: il cibo da tutta Italia, l’artigianato e gli oggetti strampalati da accaparrarsi ad ogni costo.
Sulle bancarelle
Iniziamo dagli oggetti bizzarri, che già affollano le storie su Instagram dei mattinieri: il più gettonato pare essere tale Spremone, una centrifuga per frutta e verdura che fa anche da shaker per i cocktail. Tiene banco tra i venditori urlanti - microfonati in stile Ambra Angiolini in «Non è la Rai» - il Pedro chef cinque lame, che promette di far sbizzarrire cuochi intenti a preparare minestroni, bruschette e tutto ciò che richiede lo sminuzzamento di verdure e ortaggi.
Apprezzato anche il grande classico del panno al carbonio attivo per le pulizie, ma si fa spazio anche la gomma magica per le scarpe, così come la pinza tagliatutto. I mariti precedono le mogli come alfieri, tenendo alti scopettoni e ragnatori telescopici, mentre nelle borse abbondano cuscini per le sedie, occhiali da sole, intimo e maglioni.
Sempre a proposito di pulizie per la casa, va alla grande anche il Super Mop con la spugna in gomma siliconica per tappeti e pavimenti. Spazio anche a coltelli giapponesi, aspirapolveri portatili (grande attrazione l’Aspirello) e canovacci attirasporco che promettono magie.
Non mancano le idee regalo: dalle scatoline in legno personalizzate per conservare i denti da latte alle custodie per il disco orario, passando per i giochi per i numeri di magia e gli ombrelli decorati con opere d’arte famose.
Da mangiare
Da mangiare invece si conferma vincente la scelta della tradizione: panini con la porchetta oppure con la salamina, pur che ci sia un ricco condimento grondante grasso e insaporito di cipolle e peperoni. Le piastre sfrigolano e spuntano anche kebab e altre specielità etniche, mentre in tanti ordinano le «coppiette», cioè carne secca di maiale insaporita con spezie e peperoncino, da sgranocchiare camminando. Scrocchiano tra mani dei bambini anche i brigidini, biscotti sottilissimi all’anice, che sono tipici della Toscana e si trovano anche in versione al cioccolato. Novità gastronomica dell’anno: i salumi senza glutine e lattosio e l’anguria essiccata.
Ovviamente intramontabile il tirapicio, dolce tipico fatto di caramello e zucchero arrotolato su se stesso, che i più politically correct quest’anno hanno voluto ribattezzare tiramolla in barba alla tradizione. Tra i dolciumi, si riconferma apprezzato il croccante, così come le arachidi pralinate.
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