Sammy Basso, un bresciano tra gli ultimi a stringergli la mano
Tra le ultime persone ad aver trascorso qualche momento con Sammy Basso – il giovane vicentino affetto da progeria, morto a 28 anni nelle scorse ore, che si è impegnato per anni per portare all'attenzione generale, in Italia e all’estero, la sua malattia – c’è anche un bresciano originario del Garda.
La vicenda
Sammy Basso ha avuto un malore mentre si trovava in un ristorante nel Trevigiano, al ritorno da un viaggio in Cina. Poche ore prima a Venezia al giovane biologo era stato consegnato il premio Paolo Rizzi per la società. A consegnarglielo, alla Scuola Grande di San Rocco, è stato tra gli altri Piergiorgo Baroldi, gargnanese di origine, paese gardesano dove ha trascorso i primi anni di vita per poi trasferirsi a Treporti (Venezia) con papà Bruno e mamma Severina.
L’associazione e il ricordo
Piergiorgio Baroldi, affermato commercialista, legato alle attività culturali venete e alla Biennale di Venezia, è presidente dell’associazione Paolo Rizzi che ogni anno premia chi ha lasciato un segno a livello culturale e sociale.
Baroldi racconta: «Sono esterefatto, senza parole. Venerdì sera alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia abbiamo avuto l’onore di consegnare il premio a Basso: con il suo esempio e impegno ha parlato della sua lotta con la malattia. Un protagonista esemplare. Con la sua simpatia ci ha conquistato tutti. Da parte dell’associazione un abbraccio alla famiglia».
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