MuSa, in campo il nuovo Cda e la stagione chiude con numeri record
Una nuova squadra per il MuSa. Il Comune di Salò ha nominato i componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Opera Pia Carità laicale ed Istituto Lodroniano, l’ente gestore del museo civico, che a loro volta hanno individuato presidente e vice.
La squadra
Alla guida del nuovo Cda è stato scelto Stefano Zane, amministratore delegato della società di consulenza strategico-economica e organizzativa Vitale-Zane & Co. Il nuovo presidente sarà affiancato, nel corso del suo mandato, dalla vice Elena Ledda, presidente del Centro nazionale di Studi Dannunziani a Pescara e già presidente dell’Ateneo di Salò, studiosa e autrice di volumi e saggi di carattere storico/letterario e artistico.
Completano il Cda Luca Amarelli, Diego Toscani e, quale componente designata delle minoranze consiliari, Paola Comini. «Fin dall’insediamento – commenta il sindaco Francesco Cagnini – abbiamo dedicato particolare attenzione a quello che è uno dei luoghi qualificanti della nostra città e della sua offerta culturale, che riteniamo abbia grandi potenzialità da sviluppare su vari fronti, da quello di meta turistica di valore, a quello del mondo della scuola, alla collaborazione con istituzioni e realtà culturali, a luogo sempre più aperto alla comunità.
Per questo siamo felici di aver composto un Cda che si distingue, nella varietà dei ruoli e delle esperienze professionali, per la grande competenza e capacità di portare un contributo rilevante alla crescita del nostro museo. Al sentito ringraziamento ai membri del Consiglio uscente, si affianca quello rivolto a coloro che hanno offerto la propria disponibilità di tempo e professionalità per il prossimo mandato».
I numeri
Il museo civico salodiano si avvia verso la chiusura stagionale, prevista per il 7 gennaio 2025, con un record di visitatori. È stato infatti superato il traguardo dei 17mila ingressi, più di quelli dell’intera scorsa stagione, quando, da fine marzo 2023 al 7 gennaio 2024, se ne contarono 16.500, complice anche l’inaugurazione della rinnovata sezione dedicata al periodo storico della Rsi, che a partire da giugno 2023 ha costituito un motivo di visita trainante per tutta la seconda parte dell'anno.
La scommessa, per quest’anno, era quindi riuscire a mantenere l’ottimo risultato, e possibilmente migliorarlo. Una scommessa vinta, grazie anche alla mostra «Dallo Splendore alle Incertezze 1910/1950 Storie da una collezione privata», senza dimenticare tutti gli altri eventi promossi nel corso della stagione.
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