Sabato nero sulle strade bresciane: un morto e tre feriti gravissimi

Il bilancio più pesante ad Anfo dove ha perso la vita un 46enne motociclista bergamasco. Sale a 32 il numero di vittime della strada nella nostra provincia dall’inizio del 2024
Soccorsi sulla strada dell'incidente - © www.giornaledibrescia.it
Soccorsi sulla strada dell'incidente - © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è pace sulle strade delle valli bresciane. Anche ieri, in due diversi incidenti, uno in Valsabbia e uno in Valtrompia, il bilancio di sangue si è fatto ancora più pesante. Ad Anfo, nello scontro tra due moto, ha perso la vita Afro Bertoncelli, 46enne di Antegnate in provincia di Bergamo e un bresciano di 33 anni è in condizioni critiche al Papa Giovanni di Bergamo.

Solo un’ora prima, in uno schianto sulla strada del Maniva, in territorio di Collio, un 56enne di Sarezzo è rimasto ferito in modo gravissimo e trasferito d’urgenza al Civile, dove è arrivato in stato di coma. Un altro centauro è rimasto ferito in modo grave a Vobarno: la moto su cui viaggiava è stata tamponata da un’autovettura.

Afro Bertoncelli aveva 46 anni © www.giornaledibrescia.it
Afro Bertoncelli aveva 46 anni © www.giornaledibrescia.it

Fine settimana

Con la bella stagione e tanti appassionati delle due ruote sulla strada, sia ciclisti che motociclisti, il numero degli incidenti che coinvolgono queste categorie di utenti della strada purtroppo cresce moltissimo. Solo la scorsa settimana si è registrato il decesso di un ragazzo di 23 anni, origini kosovare ma residente a Chiari, che ha perso la vita nel tratto tra Odolo e Vallio delle Coste di Sant’Eusebio. Anche lui, esattamente come il 46enne di Antegnate, è stato investito in pieno da un’altra moto che ha invaso la corsia. Sia per l’incidente di Vallio di domenica scorsa, che per quello di Anfo di ieri, la Polizia stradale ha aperto fascicoli per omicidio stradale e indagato i conducenti delle moto che hanno invaso la corsia opposta.

Il 23enne di Chiari, Albion Zogaj, è morto al Civile dopo una giornata di agonia e giovedì pomeriggio, prima del suo ultimo viaggio, un gruppo di amici motociclisti si è radunato davanti all’obitorio. In moto, in silenzio, hanno scortato il carro funebre fino all’ingresso dell’autostrada. La salma ha poi proseguito il viaggio verso il Kosovo, terra d’origine della sua famiglia. Nel frattempo il 30enne mantovano che lo ha centrato con la moto è uscito dalla terapia intensiva e nei prossimi giorni potrebbe essere dimesso.

Il bilancio

Con il decesso di Afro Bertoncelli registrato ieri sale a 32 il numero di vittime della strada nella nostra provincia in 31 diversi incidenti stradali dall’inizio del 2024. Bertoncelli, che lavorava come capofficina in un’azienda di Antegnate, è il decimo motociclista a perdere la vita nel Bresciano. Il fine settimana, purtroppo resta il periodo più critico sulle strade. Gli incidenti mortali registrati in questi primi sette mesi dell’anno infatti sono stati in otto casi di sabato e in sei casi di domenica. Le temperature miti hanno anche in questo caso avuto un ruolo dato che, nei mesi di giugno e luglio, si sono registrate complessivamente 12 vittime a cui si aggiungono le quatto di maggio e le sei di aprile.

La polemica

Una delle due moto coinvolte nell'incidente ieri a Vallio Terme sulle Coste - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Una delle due moto coinvolte nell'incidente ieri a Vallio Terme sulle Coste - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it

Il tema delle moto sportive sulle strade nel fine settimana, in particolare in Valsabbia e sulle Coste di Sant’Eusebio da sempre è al centro di accese polemiche. Diversi amministratori locali, con il sindaco di Caino Sambrici tra i più attivi, hanno chiesto un deciso intervento delle istituzioni per limitare la velocità nei tratti di strada che troppo spesso i motociclisti vivono come fossero una pista, mettendo a rischio oltre alla propria incolumità anche quella degli altri utenti della strada, in particolar modo i ciclisti che si vedono letteralmente sfiorare e talvolta anche spostare da moto ad altissima velocità. In passato pattuglie sulla strada, controlli e sanzioni avevano portato a dei risultati concreti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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