La Rsa di Quinzano risponde alle critiche: «Conti in rosso»
Da una parte le critiche e gli attacchi alla Rsa di Quinzano d’Oglio a causa di servizi sospesi per la carenza di personale. Dall’altra le ragioni della Fondazione Casa di riposo Villa Padovani: «Abbiamo ereditato una situazione finanziaria in negativo, ma nonostante questo gli ospiti hanno tutti i comfort e la struttura è ben gestita».
Il caso
A far nascere le polemiche è stato anche un cartello affisso fuori dalla struttura che annunciava la riduzione di alcuni servizi extra. «Per affrontare la situazione emergenziale - si legge nel foglio firmato dalla vicepresidente Rosella Gozzerti - relativa alla precaria disponibilità di personale assistenziale sono stati definiti interventi organizzativi urgenti al fine di operare un ridimensionamento delle attività quotidiane. L’eccezionalità del momento impone l’adozione da luglio di misure organizzative non ordinarie e non convenzionali concordate con la direzione sanitaria di questa struttura ad esempio la modifica in via temporanea dell’orario di servizio degli animatori». Cartello stracciato e attività giornaliere riprese nel giro di poco.
«A Villa Padovani ci sono le difficoltà di gestione comuni a tutte le Rsa per mancanza di personale, ma non crediamo affatto di essere la pecora nera, come qualcuno ci dipinge - così la presidente Manuela Bonetti -. I nostri addetti lavorano con impegno e competenza per il benessere degli ospiti e moltissimi parenti ci ringraziano per l’opera che svolgiamo. Purtroppo, in un momento già difficile per tutti, abbiamo ereditato una struttura indebitata e, come il nostro revisore dei conti ha evidenziato, abbiamo riscontrato anche gravi errori amministrativi trascinatisi per anni, oltre a difficoltà nel monitorare i flussi di cassa. Sia chiaro: nessuno vuole puntare il dito verso chi ci ha preceduti, ma davanti a chi denuncia ripetutamente e pubblicamente un cattivo operato da parte nostra, si ha purtroppo l'obbligo di dire come stanno le cose e, di certo, non abbiamo trovato una situazione rosea».
Poco personale, meno servizi: una situazione che, a quanto pare, è una criticità generalizzata. «Per rendere più appetibili i posti di lavoro, nelle prossime settimane, le Asa avranno circa 200 euro in più in busta paga - continua la presidente - sperando siano sufficienti a rallentare un turnover di personale che era già elevatissimo negli ultimi mesi antecedenti il nostro insediamento. Stiamo facendo tutto il possibile e ringrazio i tanti dipendenti che si stanno impegnando a darci una mano, tenendo duro e vivendo la loro professione come una missione».
I servizi
Molti i servizi offerti dalla struttura: oltre agli interventi medici, infermieristici e riabilitativi necessari a prevenire e curare le malattie croniche e a promuove il benessere degli ospiti anche quotidiane proposte di animazione. «Non disponendo di adeguate risorse finanziarie il Cda della Fondazione ha dovuto fare i conti con ristretti spazi di manovra per affrontare questo complicato momento - spiega il sindaco di Quinzano e vicepresidente Assemblea dei sindaci Asst Franciacorta Lorenzo Olivari che ha nominato un Cda composto da figure di alta professionalità per gestire le criticità -. Risorse finanziarie abbondantemente assorbite sia dal contestuale caro energia sia dai mutui accesi in passato per cui, l’aumento dei tassi d’interesse passivi, ha richiesto sforzi di bilancio annui per ulteriori 80mila euro. Comune e Cda sono in costante contatto per gestire questa situazione nel migliore dei modi».
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