Rovato cresce di nuovo: quasi 20mila residenti dopo il calo Covid

Daniele Piacentini
Dopo il calo per il Covid una rapida risalita: pesa la qualità dei servizi che la cittadina può offrire
Dopo il Covid, Rovato ha visto aumentare il numero dei suoi abitanti © www.giornaledibrescia.it
Dopo il Covid, Rovato ha visto aumentare il numero dei suoi abitanti © www.giornaledibrescia.it
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Rovato torna a crescere e vede, nuovamente, la soglia psicologica dei 20mila residenti. A fine 2019 la capitale della Franciacorta era arrivata al massimo della sua storia: 19.427, toccando l’apice di una crescita che l’aveva vista crescere di oltre un terzo rispetto ai 13mila abitanti di inizio secolo.

L’ondata, tragica, del Covid a partire dal marzo 2020 aveva ridotto i numeri dei residenti, con la mortalità raddoppiata rispetto alla media del quinquennio. Superata la pandemia, i rovatesi sono tornati a crescere, arrivando con gli ultimi dati a disposizione – quelli contenuti nel Documento unico di programmazione 2025/2027 – a quota 19.645 residenti. Rispetto all’anno precedente, l’aumento è di una quarantina di unità, con una lieve predominanza di uomini (10.039) rispetto alle donne (9.606), suddivisi in poco più di 8mila nuclei familiari. In dodici mesi i nuovi nati sono stati 164, a fronte di 136 decessi. Una saldo naturale di una trentina di unità, a cui si aggiungono i dati dei flussi migratori, frutto della somma tra chi arriva dall’estero e di chi, invece, si trasferisce nella cittadina dai paesi limitrofi. Sono 802 le persone che hanno lasciato Rovato, a fronte di 808 nuovi cittadini iscritti all’anagrafe.

Scuola e non solo

Tra i neorovatesi ci sono, oltre a migranti in senso stretto (la percentuale di cittadini non italiani è storicamente elevata, superiore al 20 per cento) anche numerosi nuclei familiari, soprattutto di giovani, che scelgono Rovato rispetto ai paesi limitrofi per i maggiori servizi che una cittadina oggi può offrire rispetto a borghi numericamente più esigui. Un esempio lampante, al riguardo, è quello che riguarda le scuole, con circa tremila studenti, dagli asili nido all’istruzione superiore del Gigli, con 1.300 alunni (un po’ da tutto l’Ovest Bresciano) divisi tra indirizzi liceali e professionali.

In questo ambito, sono diversi i progetti in campo per potenziare ulteriormente i servizi scolastici, a partire dal nuovo asilo da 3 milioni e mezzo di euro (fondi Pnrr) in costruzione nell’area di via Santa Caterina, per raddoppiare di fatto la struttura esistente: i lavori esterni sono di fatto terminati. Ora tocca agli interni, con l’apertura prevista per il 2027. Quest’anno, invece, sarà la volta della nuova mensa per le primarie di Rovato Centro, con un investimento da 700mila euro per mettere a norma il seminterrato della Ai Caduti. Seicentomila euro, infine, andranno per realizzare l’attesa pista ciclopedonale tra la stazione ferroviaria e viale Europa, dove sorge il Gigli; un tratto percorso ogni giorno da centinaia di studenti nel tragitto tra l’istituto scolastico e i treni diretti da e per Brescia, Bergamo e Milano.

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