CronacaBassa

Tremila ragazzi bresciani saranno pellegrini a Roma per il Giubileo

Il Papa ha scritto ai giovani dell’oratorio di Pontevico arrivati nella Capitale i primi giorni di gennaio. Don Yuri Belfiore: «Preghiamo per lui»
I ragazzi dell'oratorio di Pontevico in piazza San Pietro © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi dell'oratorio di Pontevico in piazza San Pietro © www.giornaledibrescia.it
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Tutto il mondo è in ansia per papa Francesco, ricoverato ormai da tre settimane all’ospedale Gemelli di Roma. Milioni di persone stanno pregando per lui, tra questi fedeli ci sono anche i ragazzi di prima media dell’oratorio di Pontevico; i giovanissimi della Bassa hanno infatti un motivo speciale per sentirsi ulteriormente legati al sofferente pontefice argentino.

Emozione

Al seguito del curato don Yuri Belfiore, i ragazzi sono stati (probabilmente) il primo oratorio bresciano ad arrivare a Roma per il Giubileo: il loro pellegrinaggio si è svolto infatti dal 3 al 5 gennaio. Giornate dove tutto si è svolto al meglio, un’esperienza archiviata con entusiasmo nei ricordi dei giovanissimi, e che lo sarà ulteriormente per la lettera (a sorpresa) giunta nei giorni scorsi: la firma è quella di papa Francesco. «Complimenti per il vostro pellegrinaggio; vi ringrazio per la vostra testimonianza di perseveranza nella fede dopo aver ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana».

La lettera è, appunto, arrivata dopo il ricovero di Bergoglio. «Volevamo che i ragazzi fossero i primi della nostra comunità a vivere l’esperienza del Giubileo – spiega don Yuri – siamo stati a Roma per rinnovare la nostra fede. Abbiamo pregato per papa Francesco, come lui chiede sempre di fare. Ora ci sentiamo ulteriormente investiti di questo impegno, se così possiamo dire, perché ce lo ha scritto anche nella lettera: "Vi chiedo di non dimenticarvi di pregare per me". Leggere questo passaggio, con lui già in ospedale, ci ha particolarmente emozionato».

La lettera inviata da papa Francesco ai ragazzi dell'oratorio di Pontevico © www.giornaledibrescia.it
La lettera inviata da papa Francesco ai ragazzi dell'oratorio di Pontevico © www.giornaledibrescia.it

«La vicinanza che il Papa ci ha mostrato ci rende sicuramente orgogliosi – sottolinea don Yuri –, ma sprona anche gli altri ragazzi, che nelle prossime settimane saranno a Roma, a vivere con gioia l’esperienza di aggregazione, ma anche a trasformarla in un’opportunità per crescere umanamente e spiritualmente».

I ragazzi di Pontevico nel viaggio nella Capitale, di cui ha parlato il curato, non saranno però certamente soli, anzi. Sono infatti oltre 2.100 i partecipanti (da ogni parte della nostra provincia) al Giubileo dei preadolescenti organizzato dalla Diocesi da venerdì 14 marzo a domenica 16 marzo; il pellegrinaggio è aperto ai ragazzi nati nel 2011, 2012 e 2013. Tutti partecipanti si ritroveranno domenica mattina, alle 10 alla basilica papale di San Paolo fuori le mura, per la messa celebrata dal vescovo Pierantonio Tremolada.

Porte Sante

E il vescovo Tremolada sarà nuovamente in viaggio pochi giorni dopo, dal 24 al 27 marzo si svolgerà infatti il pellegrinaggio diocesano. Sono oltre 800 gli iscritti: nelle prossime settimane saranno quindi 3mila i bresciani che andranno nella Capitale per l’Anno Santo. Fin dal primo Giubileo della storia della Chiesa, istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300, il pellegrinaggio sulle tombe degli Apostoli a Roma è stata la componente fondamentale per «attingere ai tesori di grazia destinati a beneficio dei fedeli».

Per quanto riguarda il pellegrinaggio diocesano – organizzato (come quello dei preadolescenti e i prossimi in programma) con Brevivet –, durante le giornate ci sarà la possibile di varcare le Porte Sante delle quattro basiliche romane, le sole di questo Giubileo ordinario, ovvero: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.

L’incontro

Il pellegrinaggio dei preadolescenti si inserisce nel solco di quell’esperienza straordinaria che è stata per decenni (per venticinque anni a essere precisi) RomaExpress; esperienza che ha vissuto la sua tappa più straordinaria il 7 aprile del 2018 con l’udienza che, in aula Paolo VI, papa Francesco ha riservato esclusivamente ai giovani bresciani: oltre 3mila i presenti.

Come ci aveva detto il vescovo Tremolada, di fronte all’imponente colonnato di San Pietro poco dopo il termine della mega udienza, «abbiamo vissuto una giornata che non ci dimenticheremo, è stato un incontro commovente. Anche papa Francesco è rimasto molto colpito e commosso. Di fronte al gigantesco affetto dei nostri adolescenti, papa Bergoglio ci ha ringraziato per questa grande, straordinaria festa. Noi lo ringraziamo facendo nostra la sua raccomandazione, ovvero metterci in ascolto della testimonianza di Paolo VI partendo però dalla sua giovinezza, partendo da quella gioia e fede che lo hanno reso santo».

Ora i bresciani si fanno nuovamente pellegrini, sperando che papa Francesco per allora possa essere migliorato. In ogni caso, sicuramente pregheranno per lui. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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