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Riserva naturale della Rocca di Manerba: approvato il piano di gestione

L’area protetta era stata istituita dal Comune nel 2016, dopo l’estate le decisioni operative
La Riserva della Rocca di Manerba vista dall'alto - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Riserva della Rocca di Manerba vista dall'alto - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La Giunta regionale ha approvato il piano di gestione della Riserva naturale della Rocca di Manerba, vale a dire lo strumento per il suo monitoraggio e controllo, con regole e divieti, ma anche con le iniziative di valorizzazione che riguardano l’area protetta istituita formalmente nel 2016.

L’assenza di un piano di gestione è stata peraltro oggetto di polemiche negli ultimi anni, ma ora è fatta: «Dopo una serie di lungaggini tecniche e burocratiche, finalmente ci siamo – spiega il sindaco di Manerba, Flaviano Mattiotti –. E il risultato raggiunto è ottimo, in linea con le attese dell’Amministrazione».

Il Piano individua gli obiettivi della riserva naturale e del suo parco lacuale, ne individua i fattori di criticità e le vulnerabilità, e delinea la strategia gestionale, con una serie di azioni ed interventi volti alla conservazione del sistema naturale della Riserva, flora e fauna, ai resti archeologici che accoglie, alla valorizzazione e alla promozione del sito.

Il ruolo del turismo

Attenzione dunque a prati, boschi e all’area umida Bus de la Paul, ma anche al sito archeologico, con l’obiettivo di migliorarne le condizioni conservative, e ai percorsi che corrono al suo interno, inclusi sentieri e piste all’interno delle aree boccate. Poi la valorizzazione, con la necessità evidenziata nel documento di predisporre un «piano di fruizione turistica»: «Le attività turistiche devono essere finalizzate sia ad apportare una diffusa e corretta conoscenza e consapevolezza del valore delle peculiarità del territorio all’interno della Riserva – si legge –, sia ad apportare nella realtà locale un indotto economico indiretto derivante dal turismo. Tali attività devono essere svolte con modalità tese alla sostenibilità, proponendo un turismo rispettoso dell’ambiente».

Divieti e regole

Poi, le norme di attuazione. Vale a dire i divieti e i limiti in essere nell’area della Riserva e del parco lacuale, che sono poi sono quelle già stabilite con l’istituzione del 2016: «L’obiettivo – specifica ancora il sindaco Mattiotti – è preservare l’area. Finita la stagione turistica, cominceremo a lavorare sui comitati, quello tecnico-scientifico e di gestione, per sviluppare un’idea di fruizione compatibile con le destinazioni della Riserva. Il nostro intento è dare un segnale forte: l’area è di tutti. Non a caso proprio domenica, grazie a un controllo congiunto per la repressione del fenomeno del nudismo posto in essere da Polizia locale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia costiera, è stato possibile comminare 16 verbali. Continueremo su questa strada».

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