Rischio valanghe al Gaver: chiusa per la notte la Sp 669

La SpBs 669 del Passo di Crocedomini al Gaver è rimasta chiusa tutta la notte per rischio di valanghe. La chiusura scatta alle 19 di stasera e durerà fino a domattina alle 8.

La strada è stata riaperta e sarà presidiata dai volontari della Protezione Civile di Bagolino in corrispondenza del tratto in cui è possibile che la valanga raggiunga la strada al km 18+000 dopo la frazione Valdorizzo e poco prima del paravalanghe. Domani la situazione sul versante verrà monitorata costantemente, fa sapere la Provincia di Brescia.

Negli ultimi giorni, visto il maltempo, sono diversi i sopralluoghi e i monitoraggi effettuati dai tecnici del Broletto sui siti valanghivi al Gaver e in Bazena sulle due strade provinciali, la SpBs 669 del Passo di Crocedomini e SpBs 345 delle Tre Valli.

Sulla SpBs669

Sul bacino principale della Misa, di maggior interesse e in grado di dare le valanghe più grandi, il nivologo incaricato dalla Provincia di Brescia ha notato ieri la presenza di un nuovo distacco di fondo di grandi dimensioni innescatosi dalla fascia altimetrica inferiore o prossima ai 2000 metri di altitudine, nella parte più a sud del versante. Questo distacco ha raggiunto il fondovalle e si è arrestato all’incirca nella posizione dell’accumulo già osservato il 10 marzo scorso. Il volume attualmente accumulato verso il fondovalle è aumentato e si è creato anche un canale di scorrimento terminale con le sponde laterali ben levigate.

Il distacco di neve al Gaver

Viste le precipitazioni di oggi e le previsioni di un peggioramento durante la notte, si prevede la possibilità di nuovi distacchi che potrebbero raggiungere la sede stradale. Le ragioni di questi distacchi di fondo sono legate alla presenza di strati deboli alla base che cedono a seguito dell’aumento di carico prodotto dal manto nevoso soprastante. Per questo motivo scatta la chiusura stanotte.

La situazione sulla SpBs 345

Il sopralluogo effettuato invece sulla SpBs 345 delle Tre Valli in località Bazena ha evidenziato una quasi completa bonifica dei versanti di interesse e quasi totale assenza di neve. Tuttavia anche qui sarà necessario monitorare l’evoluzione della situazione soprattutto in funzione della quota neve delle nuove precipitazioni.