Ripopolamento lago d’Iseo, milioni di uova di coregone nell’incubatoio
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Reti gonfie e campane contenitrici dell’incubatoio piene di uova: è l’ottimo e rapido risultato della campagna di ripopolamento del coregone 2024-2025 del lago d’Iseo iniziata una decina di giorni fa e già conclusa con la soddisfazione di tutti i partecipanti. Le difficoltà a trovare i pesci e le loro uova da mettere nella struttura ittica di Clusane sono un ricordo del passato.
La missione
In via Degli Orti le ottanta campane che contengono le uova «spremute» dalle femmine e fecondate sono tutte piene e promettono un’ottima riuscita dell’operazione che per l’assessorato a Caccia e Pesca di Regione Lombardia, regista di tutte le operazioni, ha come obiettivo anche quest’inverno di accrescere la popolazione ittica del Sebino di circa 5 milioni di esemplari.
In cinque sere
Dopo la buona ripartenza dell’anno scorso – seguita ai due anni di stop al ripopolamento ordinato dal Ministero dell’ambiente per «l’alloctonia» della specie – la quindicina di pescatori sebini impegnati nella ricerca dei coregoni in «frega» ha svolto il suo compito in sole cinque serate: la missione è partita lunedì 16 dicembre con il reperimento di circa 40 litri di uova ed è proseguita mercoledì 18, venerdì 20, domenica 22 e giovedì 26.
Abbondanza
A favorire rapidità e abbondanza rispetto alle annate difficili, che nel recente passato non sono mancate anche a causa dell’acqua troppo calda (attorno ai 12 gradi) che disincentivava l’avvicinamento alla riva delle femmine cariche di uova pronte per essere fecondate, sarebbero state le ondate di freddo delle ultime settimane, buone per portare l’acqua attorno agli 8 gradi, temperatura ideale per la riproduzione del coregone. Pur considerando che alcune uova non si schiuderanno, altre verranno scartate perché non idonee, e qualche avannotto potrebbe nascere, ma faticare a crescere, la quantità presente oggi nell’incubatoio di Clusane è già sufficiente per portare a termine con successo il delicato lavoro di schiusa e accrescimento dei pesciolini.
Gli attori
Oltre alla regia regionale, la campagna ittiogenica si avvale del coordinamento della Polizia Provinciale. A gestire la struttura, invece, sono gli esperti dello studio tecnico associato Habitat 2.0 subentrati all’Unione dei pescatori bresciani (Upbs) di conseguenza all’emanazione di regole più stringenti da parte dell’Unione Europea.
Da qui in avanti la schiusa delle uova custodite a Clusane dipenderà dalla temperatura dell’acqua, al momento attorno ai 7-8 gradi. Prima si intiepidirà e prima inizierà. È comunque probabile che i primi rilasci nel lago avverranno in febbraio, partendo dagli esemplari più cresciuti. Oltre che con le campagne di ripopolamento del pesce, Regione Lombardia sosterrà nei prossimi mesi la pesca professionale finanziando le attività e i titolari di licenza di pesca con 900.000 euro. Gli interessati potranno partecipare a un bando in allestimento con le risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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