Rigamonti, sull’Imu la Loggia cerca il dialogo con il Brescia Calcio

Paola Gregorio
Per ora la concertazione non è andata a buon fine: il Comune ora valuterà se emettere l’avviso di accertamento e la richiesta di pagamento
Imu sullo Stadio Rigamonti: il dialogo è aperto
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È una questione spinosa tanto che la commissione Bilancio richiesta dai consiglieri di opposizione Massimiliano Battagliola (Civica Fabio Rolfi sindaco), Nini Ferrari (Fratelli d’Italia) e Paolo Fontana (Forza Italia) per fare il punto sulla richiesta della Loggia al Brescia Calcio di pagamento dell’Imu degli ultimi cinque anni sullo stadio Rigamonti e capire l’orientamento sull’eventuale applicazione del contributo per gli impianti sportivi dati in concessione si è svolta a porte chiuse.

Quel che è emerso dalle dichiarazioni seguite al dibattito è che la Loggia ha cercato di arrivare ad una concertazione con la società per ora non è andata a buon fine. Ergo resta la richiesta del Comune (prevista dalla legge) che ora valuterà se emettere l’avviso di accertamento e la richiesta di pagamento.

L’assessore al Bilancio, Marco Garza, precisa: «L’ufficio ha verificato la posizione della società riscontrando l’omessa dichiarazione ai fini Imu dell’immobile e ha proceduto con la richiesta di informazioni senza avere riscontro. Come previsto abbiamo quindi proceduto alla notifica di un avviso. Ora si dovrebbe aprire una fase di concertazione per arrivare ad un accordo. Successivamente c’è stata una richiesta di accertamento con adesione da parte del Brescia Calcio che in questi giorni è stata revocata dalla società».

Sull’eventualità che il pagamento Imu possa essere richiesto anche alla San Filippo Garza chiarisce: «Il contratto è un affidamento in house providing, mentre quello con il Brescia Calcio è una concessione. Continueremo a verificare anche la posizione della San Filippo come abbiamo fatto per tutte le realtà che sono connesse al Comune».

Sulla questione Caffaro e Imu: «Gli avvisi di accertamento notificati non sono stati impugnati dalla società contribuente e sono quindi divenuti definitivi al 21 novembre 2013 - dice Garza -. Il giudice ha escluso il credito del Comune dal concorso. Il Comune ha proposto opposizione». Si è anche discusso del contenzioso della Loggia e di Brescia Infrastrutture con Cassa depositi e prestiti avviato nel 2018 al Tribunale civile di Roma e che riguarda il prestito di 123 milioni di euro concesso nel 2012, con scadenza al 31 dicembre 2037.

Il vicesindaco, Federico Manzoni, sintetizza: «Siamo in attesa che la Giudice assuma le determinazioni del caso. Con il decreto Pnrr, è stata abrogata la norma introdotta con il Mille Proroghe di fine 2019 che apriva a un complesso percorso di rinegoziazione dei mutui». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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