Batosta ai furbi dei rifiuti: a Rezzato multe da 166 a 500 euro

Francesca Zani
Triplicata la sanzione amministrativa: da inizio anno a oggi sono già 51 le denunce
Rifiuti abbandonati per strada a Rezzato
Rifiuti abbandonati per strada a Rezzato
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A Rezzato occhi puntati su chi abbandona i rifiuti, con un importante giro di vite per quella che è una vera emergenza. L’Amministrazione comunale, congiuntamente al comando della Polizia Locale, ha modificato la sanzione amministrativa, portandola dai 166 euro attualmente previsti dal regolamento di igiene urbana a 500 euro.

Va da sé che questa normativa non modifica in alcun modo le sanzioni penali previste dalle leggi nazionali, che viaggiano in parallelo. «Abbiamo dovuto adottare questa misura nella speranza di porre un freno a casi che ormai quasi quotidianamente vengono registrati nel nostro comune», ha detto il sindaco Luca Reboldi che, con il comandante della Locale Giacomo Fola, ha spiegato la drastica decisione.

«Questo fenomeno è sempre più diffuso, per questo abbiamo deciso col comandante Fola questo giro di vite. Da inizio anno e sino ad oggi – spiega ancora il sindaco – sono state fatte 51 denunce. I responsabili sono stati praticamente tutti individuati e sanzionati per la maggior parte con la multa amministrativa. Per 15 di questi si è prefigurato addirittura il reato penale, dal quale sono scaturite altrettante denunce».

«Questi furbetti – prosegue il sindaco – risiedono nel 90% dei casi fuori dal nostro comune, ma grazie alla ricerca di prove, in particolare visionando le immagini degli impianti di videosorveglianza, la nostra Polizia Locale riesce a risalire e dare un nome a quanti commettono questo reato».

«Da inizio anno ad oggi – interviene il comandate Fola –  in questo modo abbiamo potuto erogare sanzioni per 50mila euro. Per noi sono molto importanti le segnalazioni dei cittadini, che diventano un prezioso strumento per poter contrastare un fenomeno che, oltre al danno economico per l’amministrazione e, quindi anche per il cittadino contribuente rezzatese, determina anche problematiche igienico sanitarie con conseguente degrado dei luoghi pubblici cittadini».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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