Rezzato, gli alpini che curano il bosco da 25 anni

Francesca Zani
Hanno un’età media di 70 anni e sono instancabili: eliminano il fogliame e tagliano le piante secche. Si incontrano ogni mercoledì
I volontari del gruppo alpini - © www.giornaledibrescia.it
I volontari del gruppo alpini - © www.giornaledibrescia.it
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Da 25 anni a Rezzato ogni settimana ha il suo «Mercoledì da leoni»: fatta eccezione per il mese di agosto e le vacanze di Natale ogni mercoledì 25 alpini del posto si occupano della pulizia e della manutenzione degli oltre 178mila metri quadrati di bosco sul Monte Regogna che il gruppo ha in comodato d’uso dal Comune.

Per avere un’idea della superficie si possono immaginare circa 25 campi da calcio. Un grande impegno, insomma, che vede i volontari dividersi i compiti secondo le capacità di ognuno, per ottimizzare la resa di un lavoro che viene svolto in un’area collinare, con cura e tanta passione. La squadra ha un’età media di 70 anni. Il più anziano, 86 anni portati alla grande, è Angelo Gaffuri, ma sino allo scorso anno scendeva in campo anche Luciano Bertoncini, 91 anni, il più anziano del gruppo delle Penne nere rezzatesi.

Cosa fanno

L’appuntamento è sempre alle 8 in punto. Coordinati da Pierluigi Braga, già capogruppo per 16 anni (quello attuale è Gianbattista Ricca) si occupano principalmente della pulizia di bosco e sottobosco dal fogliame e dalle eventuali erbe infestanti. Oppure, su indicazione della Forestale, eseguono il taglio di quelle piante che, per instabilità o perché sono secche, potrebbero creare pericolo o rischiano di soffocare quelle più giovani. La legna ricavata in parte viene utilizzata dagli stessi Alpini e in parte venduta. In questo caso il ricavato viene utilizzato sempre per le attività del gruppo.

Il gruppo alpini all'opera nel bosco - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo alpini all'opera nel bosco - © www.giornaledibrescia.it

Se alle 8 si comincia a mezzogiorno si finisce. Anche qui nessuna deroga, perché come ben si può immaginare, tanto impegno richiede di essere corroborato. A farlo sono le specialità preparate dallo «chef» Beppe Faliva, condite da tanta convivialità e amicizia che le Penne nere sanno esprimere come pochi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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