Rezzato, molte auto e troppo veloci: i dati danno ragione ai residenti

Francesca Zani
Il Comune ha istituito in via sperimentale una «zona 30 km all’ora», affiancata da rilevazioni quotidiane e costanti
Una Zona 30 a Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
Una Zona 30 a Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
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Circa 30 mila passaggi in 10 giorni per via Castellini, quindi tremila la giorno. Una velocità media di 40 chilometri all’ora. Quella massima cambia a seconda della direzione di marcia: da 87 km/h in direzione via Garibaldi (cioè verso il centro del paese), a 117 km/h in senso contrario verso via Caduti Piazza della Loggia.

Questi, e molti altri, sono i dati della sperimentazione di una «zona 30 km all’ora», propedeutica a un futuro piano sul traffico di Rezzato più strutturato.

L’analisi

Un primo bilancio del progetto è stato presentato dal sindaco Luca Reboldi, dall’assessore alla viabilità Mattia Musletti, dall’assessore al bilancio Angelo Laffranchi e da Matteo Zilioli della Detas, l’azienda che ha messo a disposizione gratuitamente i dispositivi di rilevazione.

«La sperimentazione - ha detto il primo cittadino - è partita dalle molte sollecitazioni dei residenti, oltre alla velocità lamentano un flusso di traffico importante in una zona prettamente residenziale; i dati hanno confermato la situazione. Questo report ci permetterà di ragionare e intervenire, oltre che con il posizionamento di altri dissuasori con le prossime asfaltature estive, anche di pensare ad introdurre contromisure, non tanto per ridurre il traffico ma quanto meno ridurne l’impatto».

L’assessore Laffranchi ha evidenziato l’ormai necessaria sinergia fra pubblico e privato. «Una collaborazione - ha detto Zizioli - che ci ha permesso di avere un feed back sulla bontà dei nostri dispositivi e ovviamente per il Comune che li ha avuti gratis».

Il futuro

«Per quanto riguarda le nostre prossime mosse - ha sottolineato Laffranchi - vogliamo ragionare in termini di presenza dissuasiva, perché l’obiettivo non è sanzionare, ma prevenire per evitare condizione di pericolo, cercando magari di intensificare in quelle ore di punta un controllo della Polizia locale, da aggiungere al fattore dissuasivo dei rilevatori luminosi».

Interessanti anche i dati di via Giovanni XXIII, che per ora è oggetto solo di studio per un eventuale limite a 50km/h. In questo caso i 42 mila veicoli analizzati hanno evidenziato nei due sensi di marcia una velocità media fra i 42 e 49 km/h ma quella massima decisamente fuori controllo con 101 e addirittura 135 km orari registrati fra le 20.30 e le 21.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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