Rezzato dice addio a Lorenzo Bertocchi e ai suoi sogni di 13enne

Dopo mesi di sofferenza, di speranza, di paura. Dopo mesi di trasferimenti da una città all’altra, da un ospedale all’altro alla ricerca di una risposta e di una cura che non sono arrivate, il cuore di Lorenzo Bertocchi sabato sera ha smesso di battere. Il tredicenne di Rezzato è stato vinto da una malattia oscura, che i medici dei principali nosocomi d’Italia non hanno saputo diagnosticare e neutralizzare.
La notizia
La terribile notizia della sua morte ha colpito duramente Rezzato, dove la famiglia è molto conosciuta. La storia di Lorenzo è quella di un ragazzino pieno di vita, con un bagaglio ricolmo di sogni da realizzare. Una vita segnata all’improvviso da un male oscuro e scandita da una sequenza interminabile di ricoveri.
Gli ultimi al Niguarda di Milano e pochi giorni fa al Gaslini di Genova, dove sabato si è consumato il drammatico epilogo.
Quando stava bene Lorenzo tornava a scuola, all’oratorio, allo sport. Militava nel GS Atletica Rezzato, la sua specialità era il lancio del peso e del vortex, «una disciplina nella quale – racconta Enrico Romano, il presidente della società – eccelleva».
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