Revenge porn, due assoluzioni e tre condanne per la diffusione dei video della dottoressa bresciana
Due assoluzioni e tre condanne. Questo il bilancio con il quale si è concluso il processo per uno dei primissimi casi di revenge porn registrati nella nostra provincia e consumato ai danni di un’oculista 40enne, i cui video hard autoprodotti e diffusi nel circolo delle amicizie più intime fecero il giro di centinaia di telefonini di tutta Italia, nel giro di poche settimane. Dopo quasi cinque anni dall’avvio dell’inchiesta ad uscirne in piedi è anzitutto l’ex amante della donna.
L’ex amante
Il 50enne personal trainer era considerato dagli inquirenti l’indiziato numero uno: il responsabile primo della diffusione dei video hard girati ed inviati dalla donna. Nel corso del dibattimento, il perito del giudice ha stabilito che dal cellulare dell’uomo non è stato inoltrato nulla e che non è nemmeno provata la cancellazione di file compromettenti. Lo stesso perito stabilì che la persona offesa diffuse quel materiale ad altri, lasciando intendere pertanto che la circolazione dei filmati sessualmente espliciti autoprodotti dall’oculista potessero essere stati veicolati, in maniera incontrollata, da altri.
Assoluzioni e condanne
Assolto, come da richiesta del pm Nicola Serianni, anche uno dei tanti diffusori di quei video. L’uomo disse di aver inoltrato quei contenuti ignorando l’identità della protagonista e di averli cancellati subito non appena scoperto si trattasse di una conoscente di amici.
Condannati a pene tra un anno e due mesi ed un anno e sei mesi, un ex giocatore del Brescia Calcio, l’amica dell’ex amante dell’ex marito della persona offesa e una terza persona.
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