«Rete Conta su di Noi», nasce la «task force» contro la povertà

L’accordo di collaborazione è stato siglato da 36 realtà della città per far diventare patrimonio comune specificità, competenze e risorse a servizio della cittadinanza fragile
La presentazione della rete - © www.giornaledibrescia.it
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Un patto contro le povertà dilaganti, affinché specificità, competenze e risorse diventino patrimonio comune a servizio della cittadinanza fragile. Porta la data del 22 gennaio la firma dell’accordo di collaborazione fra 36 realtà che costituiscono la «Rete Conta su di Noi», ma il comune impegno degli attori che la costituiscono origina in amicizie decennali e modalità che si sono strutturate durante l’emergenza Covid.

Fino a dare vita a una collaborazione sistematica - con tanto di manifesto programmatico -, cui sovrintende una cabina di regia costituita da Servizi Sociali del Comune, Caritas Diocesana, Cooperativa Cauto e Croce Rossa Italiana. Queste quattro realtà hanno lavorato per consolidare rapporti e modalità di collaborazione, promuovendo un coordinamento più efficiente fra gli enti e una valorizzazione delle competenze dei volontari, oltre che una distribuzione delle risorse più efficienti. Anche di quelle economiche, col Comune di Brescia che ha appostato circa 83mila euro, 2.300 euro per ogni realtà componente la rete.

Chi partecipa

Le 36 realtà coinvolte rappresentano un ampio spettro del tessuto sociale cittadino, che comprende associazioni (58%), cooperative sociali (6%), gruppi afferenti a enti religiosi (33%) e fondazioni (3%). E nonostante il supporto alimentare sia stata la base comune da cui è partita in molti casi la collaborazione, questa forma di povertà più evidente è spesso la punta dell’iceberg e si accompagna a povertà relazionali, sanitarie ed educative. O è originata da disoccupazione, ludopatie, problemi di tossicodipendenza, anzianità, disabilità. Molteplici sfaccettature di una fragilità che va supportata coi mezzi adeguati e le competenze che le singole organizzazioni possiedono.

Il 56% delle realtà coinvolte nella «Rete Conta su di Noi» offre infatti anche ascolto e sostegno familiare; il 64% fornisce altri beni essenziali come abito e prodotti per la casa; e ancora il 22% gestisce spazi di accoglienza sia diurna che notturna.

Il libretto delle associazioni coinvolte - © www.giornaledibrescia.it
Il libretto delle associazioni coinvolte - © www.giornaledibrescia.it

«Questo patto sancisce l’esistenza di una collaborazione che funziona - spiega Luigi Moraschi, referente di Cauto - e che vuole ribadire il suo impegno alla cittadinanza. Non solo: per fare del bene bisogna farlo bene. Quindi abbiamo promosso un percorso di formazione riservato ai volontari che, a partire dalla fine di febbraio e fino a maggio toccherà diversi ambiti: dalla gestione delle derrate alimentari alle modalità di ascolto, dall’engagement al funzionamento dei servizi sociali».

E se non sempre i cittadini avranno percezione dell’esistenza della rete e continueranno a relazionarsi con l’associazione di riferimento, le risposte che verranno fornite ai loro bisogno saranno frutto di un lavoro corale, articolato e potenziato dalle esperienze acquisite dai singoli e messe a disposizione di tutti.

Una vera e propria task force contro le povertà, che anche nella nostra città ha eroso i confini sociali ed è arrivata alle soglie della classe media.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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