Restauro alla biblioteca Queriniana: investimento da 390mila euro
La Queriniana si rimette a nuovo. Da giovedì 5 settembre, per circa otto mesi e mezzo, la biblioteca storica di via Mazzini sarà oggetto di lavori di restauro da circa 390mila euro, affidati all’impresa «Irides restauro e conservazione» di Busto Arsizio, su progetto dello studio Piovanelli Associati.
L’intervento
L’intervento riguarderà principalmente le cinque sale di lettura al primo piano, dove tra affreschi e scaffali ricolmi di volumi antichi decine di utenti si fermano a studiare.
Qui verrà rifatto l’impianto di illuminazione, ormai fuori norma e con il 50% degli elementi non funzionanti: al posto degli attuali neon verranno installate luci bianche a led più adatte alla lettura, mentre sulle pareti dello scalone monumentale che conduce alle sale storiche cinque faretti led sostituiranno il vecchio impianto. Anche le luci di segnalazione dell’uscita di sicurezza verranno rimosse e sostituite con apparecchi autonomi per l’illuminazione di emergenza, di minore impatto estetico come tutte le nuove luci, mimetizzabili sotto una mano di vernice.
Gli elementi artistici
Altro fronte dei lavori sarà il restauro degli elementi artistici di maggior pregio: gli affreschi delle sale di lettura, la balaustra in pietra dello scalone e i soffitti lignei delle sale di lettura quattro e cinque. Nuovi tavoli e sedie sostituiranno gli attuali, mentre nel grande salone al primo piano un parapetto in acciaio rinforzerà il ballatoio lungo gli scaffali. Infine saranno restaurati anche i due antichi portoni su via Mazzini.
Ricadute
«Le ricadute sui fruitori ci saranno», ammette l’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti, che ricorda comunque la necessità dell’intervento. Il servizio di prestito rimarrà sempre attivo, subiranno invece variazioni quelli di consultazione e di fruizione delle sale lettura: dal 3 settembre la consultazione sarà sospesa per ripartire il 17 dello stesso mese con 15 postazioni, mentre il servizio delle sale di lettura della Queriniana sarà sospeso fino a fine lavori.
Aperta al pubblico nel 1750, la biblioteca vanta un patrimonio di 650mila volumi e un fondo antico di oltre 100mila testi. I dati parlano di circa 40mila accessi e di 18mila prestiti all’anno, numeri che segnalano una «frequentazione assidua» dei bresciani, come afferma la dirigente del Settore Musei e Biblioteche Antonella De Angelis. Per il vicesindaco Federico Manzoni «è un investimento per migliorare la fruibilità e valorizzare il patrimonio librario che si inserisce in un più ampio programma di miglioramento del sistema bibliotecario urbano. Per le biblioteche fanno l’ossatura della politica culturale di una città, su cui vogliamo continuare a investire».
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