Resta in prognosi riservata l’alpinista bresciano caduto in Valtellina

Il 45enne di Ono San Pietro è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Morelli di Sondalo, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico
In una foto d'archivio, soccorritori del Sagf (Soccorso alpino Guardia di finanza)
In una foto d'archivio, soccorritori del Sagf (Soccorso alpino Guardia di finanza)
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Resta ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Morelli di Sondalo l'alpinista 45enne di Ono San Pietro, che ieri mattina è caduto sul Pizzo Tresero a 3.500 metri, in territorio comunale di Valfurva, in Valtellina. L'uomo, che ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa dei numerosi traumi riportati nella caduta, durante la gita in montagna si trovava in compagnia di un amico, che è rimasto illeso.

È stato proprio lui a chiamare immediatamente i soccorsi: sul posto sono intervenuti i militari del Sagf-Soccorso alpino della Guardia di finanza di Bormio con i soccorritori della VII delegazione, stazione di Valfurva; durante il recupero l'alpinista bresciano ha perso più volte conoscenza.

Intanto, i militari del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Bormio, in collaborazione con i carabinieri di Tirano, hanno ricostruito la dinamica dell’incidente alpinistico escludendo del tutto la responsabilità dell’amico. Ha fatto tutto da solo, è scivolato dalla cresta, ha preso velocità sul nevaio sottostante e si è arrestato in una zona del versante ricca di rocce e di detriti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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