Rapine e abusi: l’incubo delle escort si trova ora in carcere
Le sue prede sono giovani donne che offrono sesso a pagamento in appartamento. Il suo territorio di caccia sono i quartieri a ridosso del centro di Brescia e di Bergamo. La sua strategia di attacco quella di un contatto telefonico per fissare un appuntamento che poi si rivela una trappola e il suo piano di fuga si basa tutto su quella che lui ritiene la ragionevole certezza di non essere denunciato.
L’arresto
È un predatore seriale, a caccia di sesso e denaro, il 23enne senegalese arrestato dalla Squadra Mobile con l’accusa di rapina aggravata e violenza sessuale in relazione ad almeno tre episodi ai danni di prostitute avvenuti tra il 2023 e il 2024.
Nonostante la giovane età per chi indaga è già «un rapinatore seriale di prostitute». La Squadra Mobile della Questura di Brescia gli ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due aggressioni ai danni di ragazze che si prostituiscono in appartamenti di Brescia e per una terza, tentata, ai danni di una giovane brasiliana che riceve i clienti in un appartamento del centro di Bergamo.
Gli agenti della Mobile lo hanno raggiunto in carcere. Era stato infatti già arrestato in flagranza di reato proprio a Bergamo, dopo che aveva aggredito e rapinato una ragazza dell’est. Si tratta di un senegalese classe 2001, residente ad Adro, che già nel 2019, quando era maggiorenne da poco, era stato segnalato per rapine e aggressioni ai danni di donne che offrono sesso a pagamento.
Il suo metodo era semplice e si basava principalmente sulla certezza, almeno così pensava lui, che le vittime non lo avrebbero denunciato. Usando un portale specializzato online sceglieva le ragazze in base all’area geografica, il centro di Brescia oppure di Bergamo, e puntava su donne i cui annunci erano pubblicati da poco. Le contattava per un appuntamento e poi, dopo aver consumato il rapporto, non saldava il conto ma anzi estraeva il coltello e pretendeva tutti i soldi che la donna aveva in casa. Puntava donne che si fermano poco in ogni città e che, immaginava, non lo avrebbero denunciato.
Le aggressioni
In uno dei casi la ragazza si era rifiutata di soddisfarlo e lui aveva comunque preteso con la forza il rapporto e per questo deve rispondere anche di violenza sessuale. A Bergamo invece, appena entrato in casa, ha estratto il coltello ma la reazione della giovane lo ha messo in fuga. Dopo l’arresto in flagranza del marzo scorso la Mobile di Brescia ha vagliato le denunce di episodi analoghi e rintracciato le ragazze che ne erano state vittima. Le indagini hanno quindi permesso di presentare al 23enne senegalese un conto con la giustizia ben più pesante.
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