Tetraplegico dopo l’incidente: il fratello lancia una raccolta fondi
Michele Capuzzi, ventisette anni, è da sempre un combattente. Il fratello Manuel racconta del suo spirito coraggioso, evidente fin dalla nascita quando affrontò alcuni difficili interventi medici con la forza tipica di un adulto, della sua caparbietà e voglia di fare. Ma soprattutto di superare le sfide più difficili.
Per questa nuova sfida però il coraggio del 27enne, cresciuto a Torbole Casaglia ma attualmente residente a Lograto, non basta e ha bisogno dell’aiuto di tutti.
«Michele stava rientrando a casa, erano le 22.30 circa del 19 novembre quando è avvenuto l’incidente: nella caduta la lesione de midollo spinale lo ha reso tetraplegico – ricorda Manuel Capuzzi –. Se non avesse avuto il casco adatto sarebbe morto sul colpo».
Da novembre dunque è iniziato l’iter ospedaliero del giovane al momento ricoverato a Imola all’ospedale di riabilitazione di Montecatone dove, a piccoli passi, sta riacquisendo alcune funzioni di base. Il percorso è però ancora molto lungo.
«Al primo colloquio con i medici del Civile di Brescia abbiamo dovuto decidere se eseguire un’operazione molto complessa: rischiavamo di perderlo per sempre ma la nostra speranza era che si riprendesse e non rimanesse del tutto paralizzato – spiega il fratello –. Abbiamo avuto fiducia nei dottori e nella sua forza e abbiamo fatto bene».
Secondo le previsioni degli esperti il giovane non potrà ritornare a casa prima di settembre e, nel frattempo, Manuel e la moglie hanno deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe per riuscire a pagare le cure di cui Michele necessita e la prossima permanenza in una struttura adatta alla sua riabilitazione.
La raccolta, iniziata a metà luglio, ha raggiunto 6.500 euro: «Useremo i ricavi per pagare la struttura di cui mio fratello avrà bisogno quando lascerà l’ospedale di Imola, dato che non è convenzionata dallo Stato – conclude il fratello –. Inoltre vorremmo adattare l’appartamento di Michele alla sua nuova vita: sistemare il bagno e la cucina, estendere le zone per permettergli di passare con la carrozzina e installare un ascensore. Tra le spese c’è anche una macchina che dovrà essere assestata appositamente per lui. Michele ha sempre aiutato gli altri, tutti gli vogliono bene perché è un ragazzo buono e tranquillo: speriamo che tutto l’affetto che ha sempre donato possa ritornargli indietro ora che ne ha bisogno».
È possibile fare una donazione qui.
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