Raccolta firme al Gaver prima dell’esondazione: «Isolati dal mondo»
Poche ore prima del fiume di fango e massi, al Gaver era scattata la raccolta firme per chiedere connessioni adeguate: «Mentre il mondo si impegna per ridurre il gap di digitalizzazione tra le zone urbane e quelle montuose e rurali, grazie anche alle innovazioni tecnologiche, qui siamo ancora costretti ad affidarci ad un unico (e insufficiente) operatore telefonico - si legge sulla petizione indirizzata sindaco di Breno e presidente della Comunità Montana di Valcamonica - con possibilità di comunicazioni a singhiozzo e rete Internet inaccessibile. Tutto ciò risulta estremamente penalizzante per chi vive, lavora o soggiorna in questa zona. Vi chiediamo pertanto di fare vostro il nostro disagio, trovando una soluzione a questo problema, anche a tutela della sicurezza dei sempre più numerosi frequentatori di questi luoghi».
Primo firmatario Maurizio Zanetti, il titolare della Locanda Gaver, fra le strutture maggiormente colpite dall’alluvione subita ieri.
Fortunatamente in occasione della «bomba» d’acqua e fango, l’Sos è riuscito a rimbalzare a valle rendendo i soccorsi tempestivi, ma è stata una fortuna non data per scontata. La petizione, lanciata solo in mattinata, aveva già raccolto oltre cento firme.
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