Nel quartiere Sant’Eustacchio una nuova piazza da riempire di vita
Una nuova piazza, un «luogo di dialogo» a disposizione di tutta la comunità di Sant’Eustacchio che ruota attorno alla chiesa dell’Immacolata e all’oratorio San Lodovico Pavoni. Ieri mattina, infatti, è stata aperta ufficialmente la rinnovata area esterna del ritrovo per tantissimi giovani che ogni giorno frequentano le sale per il doposcuola, o i campi da gioco per partitelle tra amici e che da oggi avranno a disposizione anche un nuovo campo da pallavolo, una saletta polifunzionale e un magazzino.
I lavori hanno comportato la ripavimentazione del cortile: è stato eliminato l’asfalto a favore di un fondo in cemento chiaro affinché si generi meno calore. E presto saranno collocati tavolini e panchine. L’operazione ha, inoltre, portato alla creazione di spazi verdi curati, al recupero del muro di cinta così come si presentava originariamente, e anche alla nuova collocazione della statua della Madonnina, protetta da un braccio della croce metallica che si staglia al suo fianco. A tagliare il nastro sono stati tanti bambini, impazienti di poter godere del nuovo spazio, dopo aver decorato con festoni di carta colorati le recinzioni, saltando e ballando nel cortile che da oggi sarà aperto su via Sant’Eustacchio 10.
A far gli onori di casa è stato fratel Davide Invernizzi, responsabile della Pastorale giovanile della parrocchia, che ha ringraziato i professionisti e i tecnici che si sono messi all’opera fin dallo scorso novembre per recuperare lo spiazzo.
Gratitudine
Il parroco, padre Antonio Frison dei Pavoniani, ha voluto esprimere la sua gratitudine a tutti i parrocchiani che stanno contribuendo con generose donazioni alla copertura dei costi (l’intervento ammonta a 400mila euro circa).
«Ma il modo più bello per dire il nostro grazie - ha affermato - sarà poter utilizzare e godere di questo gioiello con i nostri ragazzi e le loro famiglie». A dare la sua benedizione è stato don Giovanni Milesi, a capo dell’Ufficio oratori della Diocesi che poco prima in chiesa aveva celebrato la messa. «Questo è il cuore della comunità - ha affermato - dove ci sarà un fecondo scambio tra le persone e i ragazzi».
«Un luogo bello non solo per le strutture, ma per la comunità educante che si deve prendere a cuore la crescita dei giovani», ha aggiunto fratel Davide, che ha chiuso poi il suo intervento rivolgendo un invito ai numerosi presenti «a non abbandonare l’oratorio».
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