«Quando guidi poche storie»: la nuova campagna di sicurezza stradale
Cinquantadue vittime in cinquanta incidenti stradali mortali. Dieci di queste erano giovanissime, con un’età tra i 16 e i 24 anni: sei in moto e quattro in auto. È questo il drammatico bilancio, aggiornato al 14 novembre, che si registra in provincia di Brescia da inizio anno. L’anno scorso i decessi erano stati complessivamente 61.
Proprio a fronte di questi numeri, la Provincia di Brescia ha rinnovato il suo impegno per la sensibilizzazione ai temi della sicurezza stradale. E la nuova campagna, promossa con l’associazione Condividere la strada della vita e con l’associazione italiana familiari e vittime della strada, è focalizzata sulla prevenzione della distrazione mentre si è alla guida, tra le prime cause di sinistri mortali.
Infatti, il comportamento del conducente ne costituisce causa (o concausa) in oltre il 90%. Proprio per questo la nuova campagna, che sarà diffusa sui social e in cartaceo nei luoghi strategici come scuole e biblioteche, recita il seguente messaggio: «Hai tutta la vita per distrarti. Non farlo in auto/moto. Quando guidi, poche storie».
La campagna
La campagna è stata presentata venerdì mattina in Broletto alla presenza del presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, del consigliere Paolo Fontana, della responsabile del Settore strade e trasporti, Pierpaola Archini, e del presidente di Condividere la strada della vita, Roberto Merli.
Nel corso della conferenza stampa si è parlato della modalità del messaggio della campagna. «Non viene più utilizzato un linguaggio minaccioso e crudo, ma più amichevole perché per sensibilizzare non serve impressionare», hanno spiegato. I numeri della campagna social dell’anno scorso sono stati molto positivi, con più di 500mila visualizzazioni.
I dati
Nonostante nella nostra provincia il dato delle vittime della strada sia calato del 25,6% rispetto al 2019 (anno precedente alla pandemia), «siamo ancora lontani dall’obiettivo di Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, che prevede un dimezzamento delle vittime sulle strade entro il 2030 – ha spiegato il consigliere Fontana –. Certo, la percentuale della nostra provincia è in linea con quella europea e decisamente migliore di quella nazionale (-2%) e di quella regionale (-6,7%), a dimostrazione dell’attenzione che la Provincia ha su questo tema, non a caso negli anni sono stati effettuati molti interventi sulle strade. Ma è innegabile che il problema rimanga».
La riduzione degli incidenti mortali c’è stata anche tra il 2021 (65) e l’anno scorso (61). Un dato allarmante è quello dei motociclisti: ne sono morti 62.
Da inizio anno a oggi sono morte 52 persone: 23 automobilisti, 17 centauri, 1 ciclomotorista, 6 pedoni, 4 ciclisti e 1 camionista. Di questi 41 sono maschi e 11 femmine. La fascia oraria più colpita è quella che va dalle 9.31 alle 12.30, 10 invece le vittime nella notte.
Numeri che non possono far riflettere ed ecco perché è sempre «importante fare prevenzione a 360 gradi – ha concluso Merli –. Dall’informazione tra i giovani ai lavori passando per i controlli delle forze dell’ordine, sulle quali è giusto investire».
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