Provincia: prima di bilanci e programmi si cerca l’equilibrio politico

Paola Gregorio
Durante l’ultimo consiglio provinciale in Broletto sono stati approvati Dup e bilancio di previsione per la Provincia di Brescia, ma si è anche parlato delle larghe intese, di nuovo
Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Palazzo Broletto, sede della Provincia di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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All’ordine del giorno c’erano la variazione al Documento unico di programmazione e al bilancio di previsione 2024-2026, che sono poi state approvate all’unanimità, ma le dichiarazioni di voto hanno virato più sull’assetto degli equilibri politici in Broletto – larghe intese sì oppure no? – sul quale non si sono ancora sciolte le riserve a poco più di due mesi dal rinnovo del Consiglio provinciale. E così la seduta di oggi dell’assise consiliare di Palazzo Broletto ha riflettuto ancora, a leggere tra le righe degli interventi dei consiglieri, la mancanza di unanimità sulla questione, tra centrodestra – che ha avuto la maggioranza dei seggi – e centrosinistra.

Il presidente Emanuele Moraschini dovrebbe presentare a breve il programma di mandato. Dal centrodestra, finora, il messaggio è stato chiaro: l’agenda dei prossimi anni deve rispecchiarne le posizioni e i nuovi rapporti di forza all’interno del Consiglio.

La posizione del centrosinisitra

Il centrosinistra in queste settimane ha chiarito che direbbe sì alle larghe intese, ma solo «senza mortificazioni e con dignità».

Fabio Capra come tutta la sua lista, Territorio Bene Comune, annunciando il voto favorevole alla variazione ricorda di aver manifestato a Moraschini «la disponibilità a lavorare sia in maggioranza che in opposizione o in una situazione di condivisione». Ma esorta tutti «a trovare una soluzione condivisa. Più si attende a trovare un piano politico condiviso, più ci troveremo in difficoltà».

Il centrodestra

Paolo Fontana per il centrodestra (di lista Progetto Futuro Provincia Protagonista), anticipando il sì alla variazione, si dice «fiducioso che che il presidente troverà una soluzione idonea che rispecchi il quadro della Provincia». Un riferimento, non troppo velato, alla composizione del Consiglio uscito dalle urne.

Tornando alla variazione di bilancio, non corposa e con un aggiornamento del piano delle opere, le spese maggiori sono dovute principalmente alla manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, per un costo di oltre 800mila euro. Spese finanziate anche con oltre 700mila euro di maggiori entrate correnti.

Per quanto riguarda il Piano delle opere, ci sono anticipi di interventi previsti nel 2025, come quelli sulla Lenese e sull’Orceana e sulla Gargnano-Valvestino-Magasa. Disco verde anche all’affidamento in house del servizio di pulizia del lago di Garda a Garda Uno per il quinquennio 2025-2029, con una spesa preventivata di 832mila euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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