Protezione civile, il sindaco baluardo contro le emergenze: il convegno
Quando ci si trova a dover affrontare un’emergenza, spesso i Comuni con le proprie risorse limitate poco possono fare da soli. Questo non toglie che il sindaco resti comunque la prima autorità a dover attivare il piano dei soccorsi non appena accade l’evento calamitoso, di qualunque tipo e portata sia.
«Il sistema di Protezione civile e il ruolo dei sindaci nell’emergenza», questo il titolo del convegno, promosso dall’Associazione Comuni bresciani e Comune di Desenzano, si terrà sabato a palazzo Todeschini, in via Porto Vecchio 36, nella cittadina sul Garda. La tavola rotonda, che sarà moderata dal direttore del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini, inizierà alle 9.30 - alle 9.15 il saluto delle Istituzioni - e sarà incentrata su un tema preciso: il sistema di Protezione civile e il principio di sussidiarietà.
Gli ospiti
Al convegno interverranno diversi ospiti: il direttore generale Sicurezza e Protezione civile di Regione Lombardia, Alberto Cigliano, il dirigente Settore sostenibilità ambientale e Protezione civile della Provincia di Brescia, Giovan Maria Tognazzi, il direttore Area Sicurezza Integrata e Protezione civile del Comune di Milano, Cristiano Cozzi, il responsabile Settore Tutela Ambientale e Protezione civile del Comune di Brescia, Calogero Lombardo, e il vicepresidente vicario di Anci Lombardia (sindaco di Cinisello Balsamo) Giacomo Ghilardi. Alle 11 ci sarà spazio per le relazioni di Onelia Rivolta, direttore AnciLab Regione Lombardia, che esporrà «La Fad per i Comuni: un progetto Anci/Polis Regione Lombardia» e di Luca Callari, vice Commissario della Polizia locale di Como, responsabile dell’Unità organizzativa di Protezione civile, che affronterà il tema «Il ruolo della Polizia locale nelle emergenze di livello comunale».
I temi
Ma quindi, in sostanza, cosa deve fare un sindaco al verificarsi di una qualsiasi emergenza? Il primo cittadino attiva il Centro operativo comunale (Coc). Attraverso questo organismo il sindaco deve effettuare tra le altre cose: la ricognizione e il monitoraggio dell’evento; la delimitazione delle aree interessate e di quelle a rischio; l’organizzazione e presidio delle aree di attesa; l’allestimento delle strutture di ricovero, l’organizzazione dei soccorsi e la prima assistenza e la predisposizione delle aree di ammassamento per i soccorritori.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di attività che Acb destina ai propri associati, a valere sul Fondo di solidarietà a fronte di calamità naturali.
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