Protesta lungo la Strada della Forra per chiedere la riapertura
Si è svolta poco fa, nel pomeriggio di domenica 21 aprile, una manifestazione presso la Strada della Forra, proprio nel punto in cui è stata chiusa a seguito della frana caduta lo scorso 16 dicembre.
Alcuni persone si sono incolonnate con le loro auto nel punto in cui la Sp 38 che dalla Gardesana sale a Tremosine è chiusa, nella spettacolare forra del torrente Brasa. Un gruppo di residenti ha esposto uno striscione con scritto: «Responsabilità! Sindaco riapri la strada».
Va detto, a onor del vero, che la competenza sulla strada è della Provincia di Brescia. La prima relazione redatta dallo studio di geologia incaricato dal Broletto ha confermato una «situazione di grave instabilità». I pericoli che incombono sulla galleria nella zona della frana sono di duplice entità, ovvero di implosione dall’alto, con il cedimento della volta, e di cedimento verso il basso.
La Provincia ha fatto sapere a più riprese che la situazione è «complicata e instabile», dichiarando di «comprendere i disagi che stanno vivendo gli abitanti di Tremosine e le preoccupazioni legate all’imminente avvio della stagione turistica, ma non possiamo esimerci dal compiere tutte le indagini necessarie per garantire a residenti e visitatori di percorrere una strada totalmente sicura».
A fronte di uno «scenario di rischio a elevata criticità e insicurezza geologica» appare difficile programmare una riapertura in tempi brevi (i monitoraggio dovranno proseguire ancora per qualche mese per essere attendibili) e il sit-in di oggi, con la richiesta al sindaco di attivarsi per riapertura della strada, ha il sapore di una manifestazione da inquadrare nell’ambito della campagna elettorale.
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