Gli agricoltori sono tornati a protestare a Brescia
Dopo la manifestazione di un anno fa gli agricoltori italiani sono tornati ad unirsi in protesta. «Il Governo non ha ancora messo mano realmente ai problemi principali e vorremmo insieme alle associazioni costruire una rinascita del nostro settore»: queste le motivazioni della nuova mobilitazione.
Sono arrivati dalla provincia di Brescia, ma anche da Mantova e Cremona. Una cinquantina di trattori incolonnati hanno creato una coda in tangenziale Sud prima di riunirsi al presidio di via della Maggia, di fronte al campo da rugby in città. È una delle tante proteste organizzate in tutta Italia da Agricoltori italiani, un movimento autonomo che non si riconosce in nessuna delle principali associazioni e sigle della categoria.
La protesta
Il destinatario della protesta è il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida al quale ripresentano le richieste già fatte lo scorso anno. Prezzi dei prodotti giusti e non viziati dalla concorrenza sleale che arriva dai Paesi stranieri, rendere più semplice la burocrazia che rende molto complicato lavorare. E ancora, rivolgendosi all'Europa, di non essere più messi tra i principali responsabili dell'inquinamento. «Vogliamo risposte sui fondi dati dalla Commissione europea alle lobby green, chiediamo che non vengano aggiunte le accise complessive al carburante agricolo», hanno aggiunto.
Il presidio è stato sciolto intorno alle 17, con la prospettiva di tornare a riunirsi, sempre in via Maggia, giovedì mattina.
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