Cronaca

Procura e Ats Brescia: nuove misure per prevenire le morti sul lavoro

Barbara Fenotti
Il procuratore di Brescia e il direttore di Ats hanno siglato un accordo per formare dei tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro
Infortuni sul lavoro, intesa tra Procura e Ats
AA

«Le morti e gli infortuni sul luogo di lavoro nel Bresciano hanno quasi raggiunto livelli di emergenza». A dichiararlo è il procuratore Francesco Prete, che questa mattina al Tribunale di Brescia ha sottoscritto un accordo con il direttore dell’Ats di Brescia, Claudio Sileo, per la formazione di tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro che svolgono la loro attività per il servizio di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Gli ispettori

«Gli ispettori sono tenuti anche al controllo sull’osservanza delle misure da parte delle aziende e, quindi, alla prevenzione – osserva Prete –. Quest’ultima costituisce la parola d’ordine in questo genere di vicende, specie alla luce dei dati molto preoccupanti registrati nell’ultimo anno, che vedono Brescia come maglia nera in Lombardia».

Tra i settori dove si è registrata la crescita più forte c’è quello della logistica, che negli ultimi tempi ha avuto un grande sviluppo non sempre, però, accompagnato con adeguata formazione dal punto di vista della sicurezza.

L’accordo

L’accordo ha la durata di un anno e potrà essere prorogato: coinvolge 50 operatori di Ats con ruolo di ufficiale di Polizia giudiziaria (Upg), dei quali 38 con meno di 5 anni di esperienza nel servizio di Sicurezza negli ambienti di lavoro, per i quali è prevista una formazione di quattro settimane in presenza in Procura.

Questi professionisti sanitari, nello svolgimento del lavoro di indagine relativo a infortuni e di vigilanza nei luoghi di lavoro, rivestono la qualifica di ufficiale di Polizia giudiziaria. «Nell'ultimo periodo in Ats Brescia è stato inserito in organico personale tecnico neolaureato o al primo impiego nel settore pubblico – spiega il direttore sanitario di Ats, Laura Lanfredini –. Ciò ha fatto emergere il bisogno formativo anche per l’incarico specifico di Upg, che richiede ulteriori conoscenze e competenze rispetto al ruolo di tecnico, proprio perché legate ai procedimenti correlati alle attività della Procura».

«C’è già una formazione esterna – spiega il direttore di Ats Brescia, Claudio Sileo –: lezioni frontali classiche periodicamente organizzate ad Ats alle quali, con la firma di questo protocollo, ora associamo una formazione interna, che consentirà agli operatori di affiancare i magistrati e imparare il loro linguaggio, in modo che la comunicazione tra di loro sia più fluida e chiara nell’ambito delle indagini di accertamento dei fatti e di raccolta delle prove».

Le indagini in caso di infortuni

«La sicurezza nei luoghi di lavoro passa anche dalla professionalità degli operatori tecnici della prevenzione con ruolo di Upg, che lavorano in Agenzia e svolgono attività di indagine in caso di infortuni e di vigilanza nelle aziende del territorio – spiega il procuratore aggiunto, Nicola Serianni –. Ai tecnici della prevenzione viene garantita una duplice formazione: da parte del personale interno senior con pluriennale esperienza consolidata alla quale, ora, si aggiunge la sinergia operativa con la Procura di Brescia per l’accrescimento delle competenze nella specifica gestione dell’attività di Polizia giudiziaria in ambito penale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.