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Presunti abusi sessuali, un anno e mezzo al primario di Chiari

Pena sospesa per il medico: i fatti per i quali è stato condannato in primo grado, risalenti al 2020, denunciati dalla caposala del reparto di urologia. Assolto invece dalle accuse mosse da una collega
L'ingresso dell'ospedale di Chiari - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso dell'ospedale di Chiari - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Un anno e mezzo. Pena sospesa. A tanto è stato condannato il primario di urologia dell’ospedale di Chiari Luigi Tralce dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Brescia per i presunti abusi sessuali denunciati dalla caposala del suo reparto, risalenti al 2020. Secondo l’accusa il medico aveva allungato le mani sulla infermiera e aveva tentato di baciarla contro la sua volontà.

L’urologo, difeso dall’avvocato Alessandro Brizzi, è stato invece assolto dalle accuse mosse da una collega che aveva ammesso un flirt con lui e di essersi appartata nel suo studio, ma anche di essersi sottratta all’ultimo quando, dai messaggi e dagli scambi di avances, il medico aveva preso l’iniziativa.

Il presidente Roberto Spanò, con riferimento a questo capo di imputazione, ha restituito gli atti alla Procura perché indaghi la presunta persona offesa per calunnia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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