Prestavano soldi e chiedevano interessi del 444%: arrestati due per usura ed estorsione
La Guardia di Finanza di Brescia ha arrestato due persone con l’accusa di usura ed estorsione: Ledio Lala, 37 anni di origini albanesi e residente a Brescia, è finito ai domiciliari mentre per Emanuele Barbini, 63enne residente a Gussago, è scattato il braccialetto elettronico con il divieto di avvicinamento alla persona offesa a meno di cinquecento metri.
Secondo l’accusa i due avrebbero finanziato un imprenditore bresciano in crisi di liquidità, per un ammontare iniziale pari a 18mila euro, pretendendo la restituzione di complessivi 80mila euro, con un tasso di interesse usurario pari al 444,44%. Barbini e la vittima, minacciata di morte, si conoscevano da 30 anni.
Le indagini hanno consentito di ricostruire un episodio pregresso di usura ed estorsione ad opera del solo 37enne ai danni dello stesso imprenditore, risalente a circa un anno fa, laddove a fronte di prestito di iniziali 10mila euro, veniva pretesa la restituzione di complessivi 25mila.
L’inchiesta è nata dalla denuncia della vittima ormai stanca di subire minacce e incapace a restituire il denaro con i tassi di interesse richiesti. «Entrambi gli indagati hanno mostrato una continua pervicacia nel perseguire le somme usuraie pattuite con la vittima e hanno continuato a pressare lo stesso perché si adoperasse per trovare una soluzione per quanto gravosa potesse essere. Appare dunque indispensabile l’attivazione delle misure cautelari al fine di interrompere l’attività illecita emersa», scrive il gip Andrea Guerrerio nell’ordinanza di custodia cautelare.
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