Poste: «Bisogna aspettare le autorizzazioni del Ministero»
Il lavoro di attivazione del servizio per il rilascio dei passaporti - che fa parte del più ampio progetto Polis, finanziato con i fondi del Pnrr - non sta ancora coinvolgendo gli uffici postali della provincia di Brescia, anche se i continui annunci a carattere nazionale fatti da da Poste Italiane, che pubblicizzano il servizio, stanno inducendo molte persone (compresi gli addetti ai lavori) a credere che la partenza sia già avvenuta (come in alcuni Comuni italiani) o sia imminente.
Alle rimostranze dei sindacati della nostra città, che denunciano il rischio di una partenza allo sbaraglio e un clima di confusione tra i dipendenti, Poste Italiane risponde gettando acqua sul fuoco e provando a smorzare l’ansia di operatori ed utenti.
Da Milano l’azienda precisa che innanzitutto «l’attivazione dipende anche dai tempi e dalle autorizzazioni del Ministero dell’interno (Poste recepisce e organizza), e che per il momento la Lombardia non è ancora coinvolta nell’implementazione del servizio, a oggi esteso alle seguenti Regioni: Val d’Aosta, Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Umbria».
Sul fatto che i dipendenti riceveranno un’adeguata formazione per Poste «non ci sono dubbi», e «l’amministrazione è ben conscia dell’importanza del servizio». Però «servirà avere pazienza, perché la Pubblica amministrazione non ha infatti ancora reso note le tempistiche del coinvolgimento della Lombardia e delle sue province».
Lo stesso discorso vale per la strumentazione e le dotazioni necessarie, «con cui ogni ufficio del progetto Polis - assicurano i vertici di Poste italiane - verrà attrezzato al momento opportuno».
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