Popolazione in progressivo invecchiamento nel Bresciano

Marco Papetti
Tra meno di vent’anni le persone con più di 65 anni in provincia di Brescia, che al 1° gennaio 2024 rappresentavano il 22,8% della popolazione, potrebbero arrivare a costituirne il 31,4%. I dati della ricerca «Senza rete»
  • Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca «Senza rete» commissionata a Elio Montanari dai pensionati Cisl e dalla Cisl di Brescia
    Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca &l...
  • Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca «Senza rete» commissionata a Elio Montanari dai pensionati Cisl e dalla Cisl di Brescia
    Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca &l...
  • Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca «Senza rete» commissionata a Elio Montanari dai pensionati Cisl e dalla Cisl di Brescia
    Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca &l...
  • Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca «Senza rete» commissionata a Elio Montanari dai pensionati Cisl e dalla Cisl di Brescia
    Presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI la ricerca &l...
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Dal 2024 al 2042 la popolazione della provincia di Brescia dovrebbe aumentare di oltre 23mila persone, ma ci saranno quasi 117mila over 65 in più (un aumento del 40,5% rispetto al 2024) e 11mila under 15 in meno (-7%). Nel mezzo, si contrarrà di 81mila persone la fascia d’età mediana, compresa tra i 15 e i 64 anni (-10%).

Sono alcuni dei dati raccolti, sulla base dello scenario mediano delle previsioni Istat, dalla ricerca «Senza rete» commissionata a Elio Montanari dai pensionati Cisl e dalla Cisl di Brescia, presentata oggi pomeriggio in un convegno al Centro Paolo VI.

Prospettive

Tra meno di vent’anni, dice il report, le persone con più di 65 anni in provincia di Brescia, che al 1° gennaio 2024 rappresentavano il 22,8% della popolazione, potrebbero arrivare a costituirne il 31,4%. L’aumento della popolazione anziana caratterizzerebbe però, secondo la previsione, in misura maggiore gli over 80 (che nel 2042 andrebbero a costituire il 10% della popolazione provinciale) e, tra di essi, gli ultranovantenni: nel 2042 ci potrebbero infatti essere nella nostra provincia 37mila over 80 in più (dai 90.620 di oggi si passerebbe ad oltre 128mila, con una crescita del 41,5%), e 12mila over 90 in più (+72,6%). Nel contempo al 1° gennaio 2042 la popolazione bresciana dovrebbe arrivare a contare 1.285.777 residenti, +1,9% rispetto alla stessa data nel 2024. La sua composizione, però, sarebbe mutata di molto: i giovani fino ai 14 anni dal 12,9 % attuale passerebbero a costituire l’11,8% del totale della popolazione, mentre la fascia dì età 15-64 anni passerebbe dal 64,3% di oggi al 56,8% del 2042. Ad aumentare, come già detto, sarà solo la percentuale degli anziani over 65, che arriveranno a rappresentare il 31,4% dei residenti.

Il commento

«Se questi sono i numeri – ha commentato Montanari –, dobbiamo domandarci tutti che cosa stiamo facendo e cosa pensiamo di fare per tutelare le persone più fragili e tenere assieme le comunità». Un’analisi, quella presentata nella ricerca «Senza rete», che evidenzia a livello bresciano una tendenza di tutto il territorio italiano: «Con una popolazione in progressivo invecchiamento, senza un ricambio di forze nuove, sono destinati a divenire sostenibili il sistema sociale, quello previdenziale e non ultimo quello sanitario – ha ricordato il segretario generale della Federazione nazionale pensionati Cisl di Brescia Giovanna Mantelli –, con ripercussioni quindi soprattutto per le persone che si trovano in condizione di difficoltà economica o di esclusione sociale. Il costo dell’inverno demografico è prevedibile che sarà pagato soprattutto dai più deboli». Occorre dunque «una riorganizzazione dell’intero sistema», ha aggiunto, all’interno della «necessità di ripensare il sistema e il portafoglio di servizi in modo strutturale e duraturo».

La politica

Ragione per cui il segretario generale della Cisl di Brescia Alberto Pluda ha auspicato che la ricerca divenga «materiale prezioso per i decisori pubblici»: «Andamenti demografici e invecchiamento della popolazione – ha detto – devono diventare problema politico preminente, con il supporto fondamentale dell’evidenza statistica. Come sindacato assumiamo le tante sollecitazioni che vengono dalla ricerca per definire sempre meglio i contenuti della rappresentanza che ci viene affidata e siamo chiamati ad agire».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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