Pompe di calore rumorose, a Ghedi non si ferma la contesa
La polemica tra «disturbati» e «disturbanti» (il linguaggio delle carte bollate li identifica così) poggia su alcuni punti fermi: il primo è che la molesta situazione, già segnalata mesi fa, continua. Ma facciamo un passo indietro: in primavera abbiamo raccontato dei condomìni Nave e Gregotti, i cui condòmini hanno realizzato un impianto di riscaldamento azionato da due enormi pompe di calore che producono rumore e vibrazione. Tant’è che i vicini non riescono a dormire.
L’ordinanza
Tra gli abitanti dei condomìni (i disturbanti) e i vicini di casa (i disturbati) era nata un’aspra polemica che, passando dagli avvocati, era arrivata anche sul tavolo del sindaco Federico Casali. Sua l’ordinanza che imponeva «di interrompere il funzionamento dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento fino agli interventi di bonifica acustica necessari».
La lettera
Tutto risolto? Pare di no, visto che uno dei disturbati ha scritto nuovamente al sindaco raccontando una notte tipo: «Eccomi qua sul divano, pronto a passare un’altra notte in bianco. Tra poche ore andrò al lavoro già stanco prima di cominciare: gli amministratori hanno preso atto dell’ordinanza del Comune, ma non hanno mai fatto niente».
La questione è molto complicata, «perché – spiega il sindaco – la percezione del disturbo è soggettiva, quindi difficile da definire. Anche ammesso che il rumore sia entro i limiti di legge, una persona può comunque essere infastidita».
L’impasse
Per uscire dall’impasse, il Comune ha chiesto l’intervento dell’Arpa, chiamata a fare da «Cassazione»; i disturbanti, invece, si sono rivolti anche al Presidente della Repubblica affinché annulli la mozione del sindaco.
E tra i disturbati e i disturbanti c’è il sindaco, che non sa quali pesci pigliare, perché qualunque decisione prenda è giusta e sbagliata allo stesso tempo: «Se l’Arpa certificherà il superamento dei limiti – dice –, potrò imporre il fermo delle pompe, ma al prezzo di lasciare famiglie al freddo…». Più pragmatica la soluzione dei disturbati: «I condòmini rendano le pompe di calore meno fastidiose. In alternativa rimettano in funzione le vecchie e silenziose caldaie».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.